La crescita di Valdifiori, El Kaddouri e Chiriches

Il lessimo avvio di stagione ormai è un lontano ricordo. Con la gara di Coppa Italia di ieri, Sarri ha potuto constatare la crescita di uno dei suoi pupilli: Mirko Valdifiori. L'ex Empoli è,  ormai, un giocatore lontano da quello visto a inizio campionato. Rispetto al compagno di reparto, l'italo-brasiliano Jorginho, Mirko possiede maggiori capacità nel premiare i movimenti del tridente, di tentare la verticalizzazione improvvisa e di valorizzare gli schemi da calcio piazzato. Senza contare che Valdifiori sa perfettamente cosa cerca Sarri dal suo ruolo ma nell'ultimo mese la condizione fisica l'ha portato a farsi sentire di più anche senza palla con più recuperi, contrasti e ripiegamenti, come testimoniano le statistiche. Dopo la sosta natalizia con gli impegni in Europa League e Coppa Italia che saliranno di livello, Sarri può contare su un giocatore ritrovato e che può ritagliarsi il suo spazio anche in campionato.

Altro elemento che risulta essere fondamentale per la scacchiera di Sarri è Omar El Kaddouri. Anche il belga è stato protagonista di un inizio di stagione non eccellente. Si può affermare che il tecnico ha vinto la sua scommessa sul potenziale, sino a moggi inespresso, dell'ex Torino. Sin dal ritiro di Dimaro, Sarri ha voluto confermarlo, intravedendo in lui le giuste qualità per il suo 4-3-1-2 come vice-Insigne. Poi c'è stato il passaggio al 4-3-3 in cui si ipotizzava una stagione ai margini consisiderando la difficoltà nell'interpretare il ruolo di mezzala. Però il tecnico azzurro è stato in grado di forgiare una pedina importante, in crescita come esterno offensivo su entrambe le corsie. Ieri col Verona ha dimostrato a pieno la sua crescita inserendosi con i tempi giusti e finalizzando l'assist di Higuain.

Altro giocatore in crescita ma mai Messina in discussione è il centrale Vladimiro Chiriches. Per Sarri si tratta di un altro titolare. Infatti tenendo presente il minutaggio, il difensore risulta essere il dodicesimo uomo. Non ha sfigurato a inizio stagione ma è stato subito rimpiazzato per dar vita a nuovi equilibri. Il rumeno quando è stato chiamato in causa in Europa League si è sempre fatto trovare pronto senza delude le attese. Lo stesso è accaduto ieri in Coppa Italia contro il Verona. Sarri lo definì un co-titolare. Con questi dati alla mano e con gli impegni che si fanno sempre più importanti, il Napoli può puntare in alto.

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