Bologna-Napoli, le pagelle: buio pesto per i partenopei, Gutierrez l'unico a salvarsi

MILINKOVIC 5: Nessun portiere dovrebbe prendere gol sul primo palo, specialmente se il tiro non è imparabile come quello di Dallinga.

DI LORENZO 4: Talmente fuori fase da dare l’impressione di poter essere saltato anche da un infortunato Rowe. Cambiaghi lo fa ammattire.

RRAHMANI 5: Un’ottima prestazione fino all’errore di marcatura su Dallinga che vale il vantaggio del Bologna.

BUONGIORNO 5: Stesso discorso fatto per Amir, solo che il difensore italiano la marcatura se la perde su Lucumi. (JUAN JESUS S.V.)

GUTIERREZ 6: Ancora una volta, uno dei più ispirati del Napoli. Dimostra buona tecnica e tanta voglia di incidere. Quando sei l’unico che prova a dare una svolta alla partita, l’errore può capitare. Encomiabile. (OLIVERA S.V.)

ANGUISSA 5: In un centrocampo che sprofonda, lui non riesce ad emergere e a distinguersi dalla massa. Opaco.

LOBOTKA 5: Contribuisce al giro palla lento e prevedibile del Napoli. Quando prova a lanciare lungo sbaglia di molto la misura del passaggio.

MCTOMINAY 5: Corre veramente tanto, ma per quale scopo lo sanno solo lui e Conte. Praticamente un fantasma. Impalpabile. (LUCCA S.V.)

POLITANO 4.5: Evidentemente in riserva di energie. Sbaglia le scelte più elementari e, come i compagni, non verticalizza mai. (DAVID NERES 5.5: Con lui sulla fascia destra non cambia nulla. Praticamente, è come se non fosse proprio entrato.)

HØJLUND 5.5: Tiene bene qualche pallone, con cui riesce a far salire la squadra. Attacca la profondità n volte ed n volte non viene servito. Rischia il rosso per condotta antisportiva.

ELMAS 5.5: Il più vivace dei suoi, ma raramente salta il diretto avversario. Ci prova da fuori ma con poca precisione e forza. (LANG 5.5: Qualche buono strappo e nulla più. Ben poco per cambiare le sorti di una partita.)

CONTE 4: Il Napoli continua a non segnare, anzi a non tirare in porta, e la cosa inizia a preoccupare. Assenza totale di idee di gioco e di motivazione. La squadra pare spenta, come il suo allenatore, che in panchina sta in silenzio e in conferenza sembra fare il funerale ai suoi stessi uomini.