Esclusiva TI, Piá su Napoli-Atalanta: “Lookman-Hojlund forti, ma non come Kvara-Osimhen. Sirene inglesi per il nigeriano? Se l’è meritate”

Il Napoli è chiamato a rialzarsi dopo il ko contro la Lazio e la prossima sfida di campionato vedrà gli azzurri impegnati nel match contro l’Atalanta.  

In occasione della partita abbiamo intervistato in esclusiva João Batista Inácio, conosciuto da tutti come Piá, ex calciatore di entrambe le squadre. 

 

L’attaccante originario di Ibitinga, oggi procuratore sportivo e scopritore di talenti, ha militato inizialmente nelle giovanili dell’Atalanta e poi nella prima squadra della Dea; successivamente è arrivato al Napoli, vivendo gli anni della rinascita del club azzurro.  

 

Piá ha trattato vari argomenti, tra cui il match del Maradona del weekend, il sogno di Osimhen di giocare in Premier e le ambizioni stagionali del club azzurro. 

 

Hai vissuto gli anni della rinascita del Napoli. Noti dei parallelismi con l’attuale stagione in cui la piazza partenopea sogna lo scudetto?

 

“Sai, durante i primi anni al Napoli non è stato facile. Al momento l’unica similitudine che riesco a trovare è la passione dei tifosi; fare 80.000 spettatori neanche in Serie B, ma addirittura in Serie C … penso che sia successo solo a Napoli. Dunque dal punto di vista dell’attaccamento, della tifoseria, della gente, della passione sì, vedo questa similitudine. Dal punto di vista delle strutture, e di quello che è la società adesso, no, perché noi versavamo in una condizione differente: non avevamo i campi, non avevamo il materiale e a Castel Volturno c’erano le docce fredde.

Era una situazione in merito alla quale, guardando il Napoli del presente che lotta per lo scudetto, dico con tanto orgoglio che io e i miei compagni che abbiamo vissuto quel momento là siamo stati veramente degli eroi, perché non è stato semplice”. 

 

Conosci bene l’ambiente Atalanta. I due gioielli bergamaschi Hojlund e Lookman possono essere accostati alla super accoppiata azzurra Osimhen-Kvaratskhelia?

 

“L’Atalanta è una squadra che lavora bene, ha trovato in questi due ragazzi una coppia che si completa, sono due giocatori importanti, due giovani che stanno facendo bene. Lookman è già andato in doppia cifra, mentre Hojlund è un giocatore con tanta energia. Non sono del parere che, in questo momento, possano essere paragonati a Kvara ed Osimhen, per il semplice motivo che una coppia sta lottando per vincere lo scudetto, mentre l’altra sta facendo il massimo per rientrare in Europa. Ad oggi penso che quella del Napoli sia la coppia più determinante e forte del nostro campionato”. 

 

Da attaccante, cosa pensi di Victor Osimhen? Nelle scorse ore ha dichiarato di lavorare per giocare in Premier: pensi che sia adatto a quel tipo di calcio? 

 

“Io lo dicevo sin da quando è arrivato e faceva un po’ di fatica che per me, che lo conoscevo già dal calcio francese, era un atleta puro, per esplosività e velocità. 

Ha imparato a giocare per i compagni, è un giocatore che è cresciuto tanto. 

Se può giocare in Premier? Sì, perché per me il giocatore di qualità, il giocatore forte si adatta a qualsiasi campionato. È normale che sarebbe una perdita per il calcio italiano, però se il suo sogno è quello di giocare un giorno in Premier, le qualità ci sono per poterlo fare”. 

 

Sabato al Maradona arriva l’Atalanta. Da ex di entrambe le squadre, che partita ti aspetti?

 

“Conoscendo la squadra di Gasperini, che fa anche dell’intensità la sua forza, bisognerà capire se riuscirà a recuperare tutti i giocatori. Sarà una partita difficile, con il Napoli che viene da una sconfitta casalinga contro la Lazio e vorrà sicuramente dare continuità a ciò che è stato fatto fino all’ultima gara, quindi vittorie, punti, goal e riportare a casa i tre punti, mentre dall’altra parte ci sarà sicuramente un’Atalanta che ha voglia di far punti e che vuole rimanere attaccata al carro per l’Europa. Mi aspetto un match di qualità, dato che entrambe le squadre possono contare su giocatori che ne sono provvisti. Una bella partita in cui ci si potrà divertire”. 

 

Tra una settimana il Napoli affronterà l’Eintracht Francoforte. Quanto possono andare lontano gli uomini di Spalletti in Champions League?

 

“Sai, la Champions è sempre una competizione diversa, dove il livello è differente. L’Eintracht è una squadra difficile, che sa giocare a calcio, che nel suo campionato ha sempre fatto bene.

Dove può arrivare il Napoli? Può arrivare il più lontano possibile. Deve crederci, su tutti e due i fronti, sia in Champions che in campionato, senza pensare a dosare le energie. In questo momento il Napoli ha la forza mentale di poterci credere veramente, e per ciò che ha dimostrato finora in Europa ha la possibilità di arrivare il più lontano possibile, affrontando però ogni partita con l’atteggiamento giusto e con la voglia che ha sempre avuto in questa stagione, dimostrando di essere una squadra forte”. 

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