Schede primarie
Chi vi ha impressionato di più nella prima metà di stagione?
Meret
13%
Kim
25%
Kvaratskhelia
38%
Lobotka
13%
Osimhen
13%
Federico Bernardeschi ha concesso un’intervista ai microfoni de “Il Mattino...
Il Chelsea ha messo a segno il colpo Enzo Fernandez, centrocampista classe...
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport celebra la media realizzativa...
Ha fatto il giro del web la telefonata tra Aurelio De Laurentiis...
Il giornalista Paolo Ziliani continua la sua denuncia contro gli illeciti...
Quest’anno abbiamo vissuto una sosta invernale lunga ed insolita, caratterizzata da un Mondiale giocato a cavallo tra l’autunno e l’inverno che ha suscitato non poche polemiche e che ha fatto storcere il naso ad una buona percentuale di appassionati di questo sport.
Ieri finalmente, dopo più di un mese di attesa, il tanto bramato 4 gennaio 2023 è arrivato.
Una giornata che per tutti significava il ritorno in campo della propria squadra del cuore, ma che per il Napoli nello specifico rappresentava qualcosa in più: il peso di dover scacciare via le polemiche delle ultime amichevoli, dalle quali gli azzurri sono usciti fischiati dal pubblico di casa e con qualche dubbio in più.
L’avversario è uno dei peggiori, l’Inter di Inzaghi, e neanche lo stadio aiuta, essendo lo storico Giuseppe Meazza di Milano.
Insomma, il ritorno in campo del Napoli appare sin da subito in salita, ma sulla carta la capolista non dovrebbe farsi intimorire da nessuna squadra e da nessun nemico, dato l’enorme potenziale dimostrato negli ultimi mesi.
La gara, però, non va come il popolo azzurro e la squadra di Spalletti avrebbe desiderato.
I partenopei, al termine dei 90’, escono sconfitti da San Siro per 1-0 per mano di un’Inter che è parsa dominante non tanto sul piano del gioco, quanto su quello mentale.
I nerazzurri hanno sbaragliato l’avversario mettendo in campo una cattiveria agonistica ed una voglia di vincere che si sono viste sin dal primo tempo, frazione di gioco in cui i padroni di casa avrebbero potuto tranquillamente portarsi sul 2-0.
La prestazione sotto tono dei partenopei, che sono risultati pericolosi soltanto in un’occasione con il subentrato Raspadori e tra l’altro verso la fine della gara, non deve però abbattere un ambiente sano e conscio delle proprie capacità.
Perdere a San Siro contro l’Inter, di misura e senza essere dominati sul piano del gioco può e deve essere accettato, anche perché immaginare un intero campionato senza passi falsi sarebbe un’utopia, considerando soprattutto il calendario ricco di impegni che caratterizzerà la stagione degli azzurri nei mesi a venire (il Napoli, nelle prossime settimane, sarà impegnato anche negli ottavi di Coppa Italia e in quelli di Champions League).
Un punto da cui ripartire e su cui lavorare, però, sarà quello dell’atteggiamento della squadra, la quale finora non era mai parsa così intimorita, neanche in trasferte europee che farebbero tremare le gambe anche ai calciatori più esperti, come ad esempio quella di Anfield, in occasione della quale gli uomini di Spalletti hanno sì perso, ma imponendo il proprio gioco ed uscendo dal campo a testa alta, consci della qualità del proprio lavoro e delle proprie armi.
Un inizio di campionato così mai nessuno l'avrebbe immaginato. Il Napoli arriva ad una giornata dalla sosta con 38 punti in campionato, a +8 sul Milan secondo e con gli ottavi di Champions League conquistati da primo in classifica. Tutto questo era pressochè inimmaginabile durante un'estate ricca di malumori e contestazioni. Le cessioni dei big, ed un inizio di mercato a rilento, hanno portato i tifosi azzurri a nutrire forti dubbi sulla stagione a cui si andava incontro. Poi l'arrivo dei nuovi acquisti, giovani e con tanta fame e voglia di conquistare il mondo. Oggi il Napoli è una splendida realtà e nulla sembra che possa fermarlo, o quasi. Kvicha Kvaratskhelia, è stato senza dubbio la punta di diamante di questo inizio di stagione, con i tifosi partenopei e il mondo intero, innamorati delle gesta del georgiano. Nell'ultima settimana il talento azzurro si è fermato a causa di una forte lombalgia, occasione più unica che rara per far sbarcare una miriade di fake news. Il tutto, infatti, è accaduto in corrispondenza al furto subito in casa dal georgiano, che ha aperto le strade alle più disparate e folli notizie. Oggi ci troviamo con news che parlano di malumore del georgiano a causa del furto, oppure del padre che parla di morte sfiorata da parte del figlio. Ultima, ma non per importanza, la presunta notizia sul doping, che avrebbe visto lo staff azzurro far assumere al calciatore del cortisone, per alleviare il dolore della lombalgia. Insomma, siamo alla follia, perchè se anche queste notizie fossero vere, ciò che più stupisce è la forza con cui vengono riportate. Questo Napoli gioca bene, è convinto dei propri mezzi e può davvero regalare una stagione da sogno ai suoi tifosi. Per questo motivo, è importante che quest'ultimi non cadano nel tranello dei media, perchè destabilizzare l'ambiente e conseguentemente la squadra, è forse l'unica arma rimasta per fermare gli azzurri.
Il 25 agosto le urne di Istanbul avevano pescato per il Napoli una valida ma abbordabile testa di serie (l’Ajax), una delle migliori, se non la migliore, tra le seconde (il Liverpool) e una mina vagante di quarta fascia (i Rangers).
La consapevolezza di essere forti, nonostante i numerosi addii e i tanti punti interrogativi, ha animato sin da subito lo spirito dei tifosi partenopei, facendo pensare che il percorso sarebbe stato comunque insidioso ed ostile, ma fattibile rispetto ad altre annate in cui le urne erano state meno generose.
Nessuno però, probabilmente, si sarebbe mai aspettato il risultato quasi perfetto raggiunto ad oggi dai ragazzi di Luciano Spalletti.
I numeri del girone A raccontano di un dominio partenopeo che, sin dalla prima partita, ha preso campo contro tutto e tutti: prima il 4-1 al Maradona contro i vice campioni d’Europa, poi il 3-0 esterno ad Ibrox contro i Rangers, finalisti della scorsa edizione dell’Europa League; successivamente una prova di forza spaventosa alla Johan Cruijff Arena, con 6 reti rifilate ai “Lancieri”, diventate poi 10 in totale grazie agli ulteriori 4 gol messi a segno al ritorno, ed un altro netto 3-0 contro gli scozzesi di Van Bronckhorst che sigla la quasi certa testa della classifica di un Napoli irresistibile.
L’ultima sfida di queste notti di Champions magiche conduce gli azzurri ad Anfield, uno dei templi del calcio, dove ad attenderli c’è un Liverpool rimaneggiato che si gioca le ultime chance di conquistare la testa della classifica.
Il risultato finale è di 2-0 per gli inglesi e sancisce la prima sconfitta stagionale del Napoli, ma nessuno esce dal campo realmente sconfitto: il tabellone mostra un risultato bugiardo in termini di prestazione (con i partenopei andati anche in vantaggio con un gol di Ostigard, annullato però dal VAR per una questione di centimetri), ma soprattutto ininfluente ai sensi della classifica, dato che gli uomini di Spalletti terminano comunque primi in testa al girone A.
Lo spettacolare avvio di stagione, condito dalla volontà di mettersi in mostra di chiunque entri in campo e dalla fame di vittoria che si evince dagli occhi dei calciatori, rende una città intera fiera dei suoi rappresentati e del suo allenatore che, ad oggi, hanno un compito ben chiaro: scrivere la storia e far tornare Napoli e i napoletani a gioire e festeggiare per qualcosa di grande.
Bisogna chiedergli scusa! È stato insultato, denigrato e invitato a lasciare Napoli. Non era bravo, senza personalità, era inadatto con i piedi, sbagliava le uscite. Ciò testimonia come in Italia, ma soprattutto a Napoli, si abbia la memoria corta. Quando ebbe l’opportunità di giocare titolare con Ancelotti nacque la discussione su chi fosse il miglior numero uno azzurro tra lui e Donnarumma. Io non dimentico. Poi Gattuso preferì Ospina, il portiere dai piedi “buoni” ma che sulla coscienza ha tanti gol e punti persi. Questa estate in tanti lo volevano lontano da Napoli addirittura per Kepa, un portiere che fa la panchina di un certo Mendy, non un fenomeno, al Chelsea. Chiuso il mercato ha acquisito sempre più fiducia nei suoi mezzi, complice anche una difesa rocciosa. E se oggi il Napoli è primo in campionato e nel girone di Champions League, avendo battuto Liverpool, Lazio e Milan, è anche e soprattutto merito suo.
Merito questa a volta alla società Calcio Napoli, di cui non sono un grande estimatore, che ha puntato i piedi a terra e preteso che quest’anno si puntasse su Alex “Spider-Man” Meret. Attualmente il portiere friulano è l’Italiano più forte in circolazione. Donnarumma a Parigi fa una papera dopo l’altra. In Serie A è il secondo estremo difensore più forte, dopo Maignan, ma forse è il più incisivo con le sue parate e la sua leadership silenziosa.
I gol incassati, attualmente, non sono per errori suoi. È cresciuto Alex, in pochissimi giorni. Esce con sicurezza, serve sempre il compagno giusto e di errori ne fa pochi, forse nessuno. Sono, personalmente, contento che sia il portiere del mio Napoli. Sono felice che sia rinato. Sono orgoglioso della sua presenza tra i pali, mi da serenità e tranquillità.
Adesso chiedete scusa a un professionista che è rimasto in panchina ad attendere il suo momento, a ricevere gli insulti in silenzio quando ha commesso degli errori grossolani in quelle poche occasioni che ha avuto. Ricordiamoci che il portiere è un ruolo delicato e solitario, necessità di continuità per dimostrare il suo vero valore. Adesso sogno di vederlo al prossimo Mondiale con la maglia numero 1 sulle spalle.
La SSC Napoli ha ufficializzato l'arrivo di Pierluigi Gollini come nuovo portiere della squadra. Il giocatore ha firmato il suo contratto, ed ha scattato la sua prima foto in maglia azzurra, postata su Twitter da Aurelio De Laurentiis che gli ha dato il classico benvenuto social.
Primo allenamento con gli azzurri per il nuovo acquisto Bereszynski. Per il polacco è già arrivata la prima convocazione proprio contro la sua ex squadra nella gara di domani.
Nella giornata di oggi è deceduto a 79 anni Carlo Tavecchio, ex presidente della federazione italiana calcio. Si dimise dal suo incarico nel 2018, diventando presidente della LND lombarda. I funerali si svolgeranno il 30 gennaio.
La UEFA ha sorteggiato le semifinali della Nations League, con l'Italia di Roberto Mancini che affronterà la Spagna il prossimo 15 giugno. L'altra semifinale, in programma il 14 giugno, vedrà l'Olanda sfidare la Croazia. La finalissima e la finale per il terzo-quarto posto si giocheranno il 18 giugno. L'Olanda ospiterà l'evento, con le città di Rotterdam ed Enschede che ospiteranno le partite.
L’avventura di Gennaro Gattuso in Spagna non sta andando nel migliore dei modi.
L’ex allenatore del Napoli sta vivendo un periodo negativo con il suo Valencia, squadra che ad oggi, dopo i risultati deludenti delle ultime settimane, è classificato al 12º posto a sole 3 lunghezze dalla zona retrocessione.
El Pais, quotidiano spagnolo, ha commento così l’andamento della formazione di Gattuso:
“La squadra di Gattuso, disordinata e fallimentare, resta vicina alla retrocessione in una settimana decisiva, con due partite di campionato impegnate e i quarti di Coppa.”
Sarà il PalaBarbuto di Napoli la sede della Final Eight della IBSA Next Gen Cup 2022/23, competizione organizzata da LBA che vede affrontarsi le 16 formazioni Under 19 delle società di Serie A.
La fase conclusiva del torneo, a eliminazione diretta, si disputerà da lunedì 10 a mercoledì 12 aprile 2023 in collaborazione con la GeVi Napoli Basket.
Splendida vittoria della Gevi Napoli Basket che vince con il Banco di Sardegna Sassari per 93-83, nella gara valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie A.
Gli azzurri giocano una gran partita e, dopo un primo quarto equilibrato, riescono a staccare la squadra sarda conquistando un preziosissimo successo. Stewart, 22 punti, è il miglior marcatore della Gevi ma ci sono ben 5 giocatori in doppia cifra nella vittoria partenopea.
Coach Pancotto schiera in quintetto Michineau, Howard, Dellosto, Davis e Williams, Bucchi risponde con Dowe, Kruslin, Bendtius, Jones e Stepghens
Il primo canestro della partita è di Jones da 3 punti, Bendtius fa 5-0 dalla lunetta. Segna Williams per la Gevi, Bendtius mette ancora la tripla, Michineau sigla il 5-8. Botta e risposta Dellosto-Stephens, tripla di Davis per la parità a metà quarto. Nuova tripla per Sassari con Kruslin che in contropiede, segna il 12-15. Punti per Dowe e Williams, Bendtius segna ancora da 3 punti, Williams da sotto, Jones non sbaglia dalla lunetta. Il quarto si chiude con il canestro di Young che fissa il punteggio sul 23-25 al primo intervallo.
Segna Gentile sulla sirena, Zerini trasforma il tap-in e successivamente pareggia a quota 27. Tornano in vantaggio gli azzurri con la tripla di Young, timeout Sassari. Continua il buon momento della Gevi, Uglietti segna da 3 punti., Stewart va a segno per il 38-27, nuovo timeout Dinamo. Segna Dowe, scambio di triple tra Stewart e Treier, 3 su 3 per Stewart dalla lunetta, Williams segna il 47-32 in entrata. Nuova tripla per Kruslin, risponde subito Howard, Treier e Jones riportano Sassari a -10, 50-40. Continua la rimonta sassarese con Gentile e Kruslin ma Stewart sulla sirena segna il 52-44 all’intervallo.
Subito a segno Williams, Jones risponde in entrata, Michineau segna il 56-46 e, dopo il canestro di Treier, realizza da 3 punti, Davis sigla il 62-48, timeout Sassari. Controbreak della Dinamo interrotto da Williams che segna in contropiede, Howard dalla lunetta mette il 66-53 a 4 dall’ultimo intervallo. Continua a correre la Gevi, tripla per Stewart, Howard realizza da sotto, Davis realizza il +21 a 2 minuti. Nuovo minibreak di Sassari con Kruslin ma Stewart trova ancora il gioco da 3 punti. Il quarto si chiude sul 77-58 Gevi.
Il primo canestro del’ultimo quarto è di Howard, Williams segna il tap-in dell’81-58, Bendzius segna da 3 per i suoi, Dellosto colpisce dalla lunga distanza. Sassari prova a rientrare in gara con un 5-0 di Dowe e Gentile, timeout Pancotto. Continua il buon momento di Sassari con Jones, Williams trova due preziosi punti ma Dowe colpisce ancora dalla media. Non molla Sassari con Gentile, a segno dalla lunga distanza, Bendtius segna il -9 a 2 minuti dalla fine. Gli azzurri però riescono a gestire il finale, la tripla di Davis chiude definitivamente i giochi. Finisce 93-83 per la Gevi, il PalaBarbuto può festeggiare.
Gli azzurri torneranno in campo domenica prossima 29 gennaio alle ore 18,00 sul campo della Pallacanestro Trieste.
Gevi Napoli Basket -Banco di Sardegna Sassari 93-83(23-25;52-44;77-58;)
Napoli: Zerini 4, Howard 10,Young 5, Michineau 12, Dellosto 7, Davis 14, Uglietti 3, Williams 16, Stewart 22 , Zanotti , Matera ne, Grassi ne. All.Pancotto
Sassari : Jones 16, Dowe 8, Kruslin 13, Gandini ne, Devecchi, Treier 11, Chessa, Stephens 6, Bendzius 14, Gentile 15, Raspino ne,Diop.All.Bucchi
La dichiarazione di Pancotto:
"Abbiamo fatto una partita di coraggio, di intensità, difendendo sulle loro caratteristiche principali, con qualche sbavatura in alcuni momenti della gara. E' iniziato, con il girone di ritorno, un altro campionato. Ogni partita deve essere considerata un'opportunità. Mi è piaciuta molto la continuità con cui abbiamo giocato, è quello su cui stiamo lavorando in palestra. Ci sono tante note positive in attacco, cinque giocatori in doppia cifra, il rapporto tra assist e palle perse, i rimbalzi. Adesso dobbiamo continuare su questa strada. Ringrazio i miei giocatori, anche quelli che non erano al massimo della condizione, per quello che hanno dato in campo. Young ha giocato una partita intelligente, per la squadra”.
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