Dopo la vittoria all’esordio rimediata ai danni l’Albania, l’Italia di Luciano Spalletti perisce sotto i colpi mortali inferti dalla Spagna allenata da Luis De La Fuente. Il secondo successo di fila consente alla Selección di strappare il pass per la fase ad eliminazione diretta di Euro2024, mentre la sconfitta non preclude nessuna strada agli azzurri, padroni del proprio destino, che avranno a loro disposizione due risultati su tre contro la Croazia.
La nazionale spagnola mette in grande difficoltà gli uomini di Spalletti, che faticano a tenere il pallone, facendo registrare un possesso palla sensibilmente più basso (43%) rispetto a quello con l’Albania (66%). Emblematico della scarsa pericolosità offensiva degli azzurri è il dato sui tiri in porta: appena uno nell’arco dei novanta minuti, con un misero 0.21 di xG (gol previsti). Anche il dato sugli attacchi tentati non incoraggia: soltanto 24, meno della metà di quelli fatti registrare contro la nazionale albanese (58).
Così come in attacco, l’Italia soffre maledettamente anche in difesa. Gli spagnoli arrivano per ben 20 volte al tiro, centrando la porta in 8 occasioni, ma segnando soltanto in una – l’autorete di Calafiori, per giunta – merito di una super prestazione di Gigio Donnarumma, chiamato a realizzare un totale di 7 parate, più del doppio di quelle fatte registrare contro l’Albania (3).
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