Piacevoli scoperte e attesi ritorni

Gavetta, fischi, delusioni. La rottura del crociato nel momento migliore della sua carriera "azzurra". Insigne è tornato "il Magnifico" perché chi viene dalla strada ma non è stato mai tentato da una carriera criminale, cosa che a Napoli può succedere, non molla mai.
Lavorava in banca, la sera toglieva cravatta ed andava ad insegnare calcio ai ragazzi. Da sempre anticonformista e di sinistra, preferiva la tuta all'abito (vera divisa da lavoro). Umile maestro di campagna in grado di vedere al di là e di cambiare modulo senza effimeri integralismi. Sarri, uomo di poche parole e poco incline al sensazionalismo.
Oggetti misteriosi o giocatori in partenza, considerati strapagati, inutili o di troppo. Andatelo a dire ad Allan, Jorginho e Callejon. 

Il brasiliano ha preso per mano il centrocampo azzurro, efficace negli inserimenti e buon recuperatore di palloni. L'ex giocatore del Verona finalmente sembra essersi scrollato di dosso ansie e paure riuscendo a tessere ottime geometrie. Lo spagnolo è tornato a sorridere, in coppa i gol sono arrivati. Arriveranno anche in campionato.

Hysaj non sarà Cafù, ma a destra è un'altra cosa e Koulibaly sembra più concreto e attento.

Aspettiamo, parliamo sottovoce, non scopriamoci troppo, come i tifosi azzurri più anziani utilizziamo la scaramanzia, intanto godiamoci la grinta e la voglia di vincere di Higuain. 

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