Contro il Como allenato da Cesc Fàbregas, il Napoli di Antonio Conte vince la quarta di quattro partite disputate in campionato al Diego Armando Maradona. Il 3-1 casalingo di venerdì sera consente ai partenopei di mantenere la vetta della classifica per le prossime due settimane, in cui ci sarà la sosta Nazionali. Nonostante la sconfitta, escono a testa altissima da Fuorigrotta i lombardi, promotori di un calcio offensivo e spettacolare.
Come accaduto nelle ultime uscite, il Napoli concede all’avversario la gestione del pallone – si attesta intorno al 41% il dato sul possesso palla dei partenopei, più basso rispetto a quello della partita contro il Monza (49%) –, questa volta non senza soffrire. Il Como arriva al tiro in 11 occasioni (6 in più rispetto a quelli del Monza), chiamando Caprile ad una parata e colpendo anche il palo con Nico Paz, che soprattutto nel primo tempo ha fatto impazzire la difesa azzurra, con un totale di 47 palloni toccati, un numero impressionante per un trequartista.
D’altro canto, rispetto alla partita con il Monza, anche i dati offensivi del Napoli tendono, seppur leggermente, al ribasso. Gli uomini di Conte sono meno pericolosi – 9 i tiri totali (2 in meno rispetto a quelli di settimana scorsa) – e anche meno cinici: delle 6 conclusioni tentate verso lo specchio della porta difesa da Audero, “soltanto” 3 si sono infilate alle spalle del portiere lombardo.
Come racconta il dato sui gol previsti (xG) – 1.93 per il Napoli e 0.95 per il Como – e a differenza di ciò che si vuole far credere, i partenopei vincono ancora e lo fanno meritatamente.
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