Montervino in esclusiva: “Juve? Si gioca per il pari. Impossibile non sognare lo scudetto”

Francesco Montervino, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un’intervista in esclusiva al nostro Blog trattando vari argomenti, tra cui l’andamento del Napoli in questa stagione, il sogno scudetto e lo spessore delle prossime avversarie dei partenopei.

 

Lei è stato un centrocampista del Napoli. Nell’attuale centrocampo azzurro quale calciatore l’ha impressionata di più in questa stagione? 

 

“Non si può non parlare di Lobotka. Ha sorpreso non solo me, ma tutta l’Europa calcistica. È un calciatore che sta abbinando una grandissima qualità ad una personalità che forse ha sempre avuto, ma che negli anni passati al Napoli ha fatto vedere poco, anche perché non aveva una condizione fisica eccezionale. Ora mi sembra un giocatore completamente ritrovato, un giocatore che sta sorprendendo tutti quanti e che probabilmente è diventato un fulcro del gioco del Napoli non solo in fase di costruzione, ma anche in quella di interdizione. Lui è sicuramente quello che mi ha colpito di più”.

 

Venerdì al Maradona arriva la Juventus, un’avversaria storica del Napoli. Cosa pensa del periodo di forma dei bianconeri e che partita si aspetta? 

 

“Oltre al fatto di aver vinto 8 gare consecutive, il fatto di non aver subito gol in queste partite è un dato emblematico e che deve far pensare. La partita che mi aspetto è una partita di grande attesa da parte della Juve, una gara dove secondo me sia la Juve sia il Napoli, se sono brave, cercheranno di non farsi del male. Faccio fatica a pensare che una delle due voglia talmente vincere la partita tanto da scoprirsi o da lasciare la possibilità all’avversario di fare come gli pare. Mi aspetto la solita partita tra Napoli e Juve, di grande tensione, grande intensità ed in questo caso anche di grande studio; tatticamente sarà un match molto attento. La Juventus ci ha abituati ad essere una squadra che quando poi deve vincere, va e cerca di vincere, ma non credo che sarà questa la partita. Io credo che verrà qui e farà fare la partita al Napoli, cercando di colpire con delle ripartenze in contropiede. Se sono brave entrambe le squadre la partita finisce in pareggio e tutti saranno contenti”. 

 

Come è stato affrontato secondo lei il ko contro l’Inter all’interno dello spogliatoio? Prima di esso il Napoli aveva dovuto far fronte soltanto ad una sconfitta stagionale

 

“Io credo che il Napoli non poteva pensare di arrivare a fine stagione senza perdere nessuna partita, quindi ci sta. Ci sta che abbia perso a Milano contro l’Inter, contro una squadra estremamente forte e contro una diretta concorrente. Non è stato bello come l’ha persa, però ci sono tantissime attenuanti, come il fatto che era la prima dopo un mese di stop, o che si è andati in casa di una squadra che si sarebbe giocata tutto. Onestamente poi, vista la vittoria fatta a Genova contro la Samp, in qualche modo la situazione mi tranquillizza; se anche lì non si fosse fatto risultato pieno probabilmente saremmo entrati in un periodo di grande attenzione, mettiamola così”. 

 

A proposito della gara contro la Sampdoria, domenica pomeriggio il Napoli ha rialzato subito la testa dopo la sconfitta di San Siro. Qual è stata secondo lei la leva che ha portato i partenopei alla vittoria? 

 

“La cosa più grave è stata quella di aver sbagliato dopo qualche minuto il rigore. Sai, tu vieni da una sconfitta, iniziano le prime polemiche, sbagli il rigore dopo qualche minuto e il contraccolpo psicologico potrebbe essere importante; invece, nonostante il Napoli non abbia fatto una grande partita, ha dimostrato di avere anche delle individualità che possono risolvere la gara in qualsiasi momento. Oggi c’è un Osimhen che è fuori concorso, la può risolvere in qualsiasi momento grazie anche al suo strapotere fisico che ha messo a disposizione in questa partita, che lo ha portato alla prima rete e ad una prestazione esaltante. La gestione della squadra, inoltre, è stata discreta, dato che il Napoli ha gestito il match senza fare una grande partita, ma nel contempo senza neanche subire chissà quanto”. 

 

Crede che questa squadra possa raggiungere l’obiettivo scudetto? 

 

“Dare 7 punti alle avversarie nel solo girone d’andata ti fa capire che hai fatto e stai facendo qualcosa di straordinario, quindi non pensare che si possa raggiungere il grande traguardo sarebbe folle. La possibilità di farlo ce l’hai, ora bisogna capire come riuscirai a gestire questo finale  di girone d’andata e quello di ritorno, nel quale incontrerai di nuovo squadre importanti”. 

 

In ottica Champions League, invece, come valuta l’Eintracht Francoforte, prossimo avversario degli azzurri?  

 

“È un avversario temibilissimo. È una squadra che porta al proprio seguito un gruppo numerosissimo di persone, come ha dimostrato la finale di Europa League, e giustappunto è la squadra che ha vinto la scorsa edizione, dunque in Europa non è da sottovalutare. È una squadra che sa il fatto suo, che ha un certo tipo di mentalità, che è abituata a vincere.

Chiaramente il sorteggio poteva essere peggiore per il Napoli, ma non mi sento di far parte di coloro che dicono che è andata bene agli azzurri, perché appunto hanno pescato la vincitrice dell’ultima Europa League, quindi occhio, avversario temibilissimo, anche se il Napoli dell’andata e dei primi 4 mesi ci ha abituati a prestazioni importanti. Sicuramente non puoi avere paura dell’Eintracht, ma devi avere grande rispetto”.

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