Inchiesta Juventus, Ziliani: "Tutti devono sapere la realtà, ecco come stanno realmente le cose"

Il giornalista Paolo Ziliani continua la sua denuncia contro gli illeciti commessi dalla Juventus. Secondo il giornalista, una stampa troppo "amica" nei confronti dei bianconeri, non riporta la reale situazione che coinvolge la squadra piemontese. A chiarire la situazione ci ha provato lui tramite Twitter: 

"Cosa succede adesso? A grandi linee questo. Avendo chiarito i giudici che la Juventus, per quanto attiene al processo-plusvalenze, ha commesso illecito sportivo alterando la regolarità dei campionati, anche il processo manovre-stipendi darà identico esito. La sanzione sarà però più pesante per la maggiore gravità dell'illecito commesso, addirittura in due diverse stagioni, con la partecipazione attiva dei due massimi dirigenti (Agnelli e Paratici) e di 40 tesserati, 23 nel 19-20 e 17 nel 20-21.Saranno i giudici a determinare la nuova sanzione, ma quel che è certo è che il prossimo campionato la Juventus non lo giocherà in serie A. Dalla retrocessione in serie B o in serie C fino a un provvedimento di radiazione è tutto possibile vista la gravità dei reati. I 40 tesserati saranno squalificati in automatico per almeno un mese. Sul capo della Juventus si abbatterà una tempesta di ammende che potrebbe superare, e non di poco, il centinaio di milioni. Il titolo conquistato nel 2020 in piena illiceità potrebbe essere revocato. Già alla luce delle motivazioni rese note oggi in cui la Corte sostiene che "i bilanci della Juventus semplicemente non sono attendibili" forte della montagna di prove documentali ricevute da Torino, la UEFA escluderà la Juventus dalle coppe per alcune stagioni. Quante? I reati amministrativi - prim'ancora che sportivi - commessi sono spaventosi; la Juventus poi non ha ancora abbandonato il progetto Superlega per cui la UEFA attende abiura e scuse. Realisticamente l'esclusione dalle coppe potrebbe essere di almeno 2-3 anni. Un'esclusione che scatterebbe solo al momento del primo piazzamento della Juventus nei primi 6 posti del campionato di serie A, quindi non prima di 2-3 anni nel caso di retrocessione in B o in C. Ciò significa addio all'Europa per almeno 6-7 anni. Agnelli e Paratici, che per le plusvalenze hanno ricevuto inibizioni di 2 anni e di 2 anni e mezzo, vista la compromissione in prima persona nel filone manovre-stipendi riceveranno una pena ancor più pesante e possono fin da ora considerarsi radiati dal calcio. Ma questo per loro è il meno. Il 27 marzo ci sarà l'udienza preliminare del processo penale ed è fortissimo, vista la "impressionante mole probatoria" raccolta sul loro conto, il pericolo che vadano in prigione per i numerosi e gravi reati di cui sono accusati. È per questo che i Cda di Exor e Stellantis hanno preteso che Agnelli si dimettesse, oltre che dal Cda della Juventus, anche dai loro Cda: contro di lui ci sono le deposizioni degli stessi revisori dei conti della Juventus dimessisi in polemica col presidente. Sullo sfondo si profila poi sul fronte sportivo un terzo processo, quello sulla "partnership con società terze", e cioè i rapporti opachi e spesso illeciti che la Juventus ha intessuto negli anni con alcuni club di serie A minando il principio dell'equa competizione. Secondo gli inquirenti, grazie ai rapporti illeciti intrattenuti con Atalanta, Sassuolo, Udinese, Sampdoria, Empoli ed altri club di B e C, oltre che esteri, la Juventus ha di fatto giocato campionati "a squadre" alterando la regolarità delle competizioni. Poichè sono gli stessi dirigenti juventini a parlare di "partnership decennali" con i club amici, per non dire di Paratici che dichiara di aver fatto mercato per loro "da sempre", anche i titoli vinti negli anni antecedenti al 2020 potrebbero diventare sub judice. Come dico da tempo, una Juventus in serie B o in serie C determinerà la fuga da Torino dell'80% dei giocatori componenti la rosa di prima squadra. Fuga che lo stesso club incentiverà non potendo più permettersi di sostenere stipendi da 3-4-5 e più milioni."

 

Ma non solo, pochi minuti fa il giornalista ha delineato un quadro anche per le squadre coinvolte nelle plusvalenze con i bianconeri:

"Tra plusvalenze artificiali (già sanzionate con il -15) e manovre-stipendi (di gravità enormemente più alta) si presta poca attenzione al filone “partnership con società terze” che configura invece violazioni conclamate dell’art. 4 (lealtà sportiva), un vero illecito. Si tratta dei rapporti anomali intessuti dalla Juventus con club che hanno agito da vere e proprie succursali: i magistrati indicano Atalanta, Sassuolo, Sampdoria, Udinese ed Empoli. Rapporti che a detta degli inquirenti hanno minato la regolarità dei campionati. Ma attenzione, non si parla solo dei tre campionati finiti nel mirino della CONSOB e della Procura di Torino per i bilanci truccati della Juventus. Le carte dei PM disvelano illeciti su illeciti commessi anche nelle stagioni precedenti, quelle dei 9 titoli consecutivi. Nell’intercettazione di Paratici a colloquio col giornalista di Tuttosport Vaciago ad esempio, è proprio Paratici ad affermare di fare plusvalenze artificiali salva-bilancio non da 3 anni, come dice il giornalista, ma da 6 o 7. Ora, poichè il colloquio avviene nel settembre 2021, ciò significa che a detta di Paratici la Juventus ha fatto ricorso al trucco delle plusvalenze fittizie già dal 2014. Ricordo che i 9 scudetti consecutivi sono stati vinti dalla Juventus dal 2012 al 2020. Ma c’è di più. Il ds Cherubini, intercettato, fa aperti e chiari riferimenti a “partnership decennali” e “relazioni decennali” che la Juventus intrattiene ad es. con Atalanta e Sassuolo dai quali si aspetta quindi trattamenti di favore nell’acquisto di giocatori. Se è vero che le partnership in questione sono decennali, come dice Cherubini, sono state allacciate nel 2011-12, guarda caso la stagione del primo scudetto vinto dalla Juventus di Agnelli insediatosi alla presidenza nel 2010. Il cerchio che si chiude. Il dettaglio degli innumerevoli illeciti compiuti dalla Juventus con la sponda tacita di questi “club amici” è nelle carte dei PM e basta leggerlo. Da Demiral a Locatelli, da Romero a Ihattaren, da Muratore al falso in bilancio di Percassi c’è solo da scegliere. Ma una cosa è certa: tessere rapporti privilegiati e opachi con club che dovrebbero essere rivali configura l’illecito sportivo pieno; infatti i magistrati parlano di “competizioni falsate” non solo dai bilanci truccati ma anche dalle amicizie proibite in campo e fuori. Per concludere la domanda che ora ci si deve porre è: che valore hanno i 9 titoli vinti dalla Juventus in un contesto di tale illiceità? Chiunque abbia a cuore le sorti del calcio e dello sport sa che i 9 scudetti di Agnelli sono spazzatura. Cancellarli sarebbe il minimo".

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