Gazzetta dello sport, Gabbiadini: "Sarri? Con Benitez abbiamo vinto due trofei"

Dopo quasi un mese dal suo trasferimento da Napoli a Southampton, Manolo Gabbiadini ha attirato l'attenzione dei suoi nuovi tifosi e in finale di Coppa di Lega ha segnato due gol, regalando la possibilità alla sua squadra di vincere il trofeo contro il Manchester United di Josè Mourinho, ma alla fine sono stati proprio i Reds ad avere la meglio con un pirotecnico 3-2. Un grande inizio di avventura per l'attaccante italiano che ha parlato del suo inizio in Inghilterra alla Gazzetta dello Sport in un'intervista molto interessante: "Dopo tre allenamenti, sono stato buttato nella mischia. In Italia c’è invece molta prudenza. Qui no, ti mandano subito al fronte. Con Puel ho avuto un ottimo impatto, gli ho chiesto di farmi giocare da prima punta, di cercare di attaccare sempre il primo palo e infatti il gol del 2-1 contro il Manchester United è nato da questo".

Dopo aver parlato del suo inizio in Inghilterra. l'attenzione è passata sull'esperienza da poco conclusa con il Napoli: "La mia esperienza a Napoli va divisa in due momenti. I primi 6 mesi con Benitez le cose funzionarono bene. Il gruppo era davvero unito e Benitez fece una scelta coraggiosa, ma importante: applicava in modo scientifico il turnover. Tra campionato e coppe varie, si giocava ogni tre giorni e c’era spazio per tutti. Le cose sono cambiate con l’arrivo di Sarri che ha deciso di puntare sugli stessi e esiste una linea ben marcata tra i titolari e le riserve. Anche questa è una linea politica, ma a lungo andare è chiaro che poi qualcuno rimane scontento. Rapporto con Sarri? Lo considero uno dei migliori allenatori con cui ho lavorato, ma non è mai scoccata la scintilla. Mi piacciono le persone che parlano in faccia, quelle sincere perché per me questo è fondamentale nella vita, non solo nel calcio ma anche nella sfera privata. Con Benitez abbiamo vinto una Coppa Italia e una Supercoppa, quindi non penso sia stata sbagliata la strategia ".

Gabbiadini ha concluso il discorso sulla sua esperienza azzurra parlando della città: "Con la maglia azzurra non è stata una parentesi fallimentare, anzi è stata un'esperienza per me fondamentale nella mia vita. La città mi ha arricchito, ho stretto tante amicizie che resteranno nel tempo in una splendida città che mi ha lasciato qualcosa di importante"

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