MILINKOVIC 4.5: Dopo la prima grande parata su Man, decide di scioperare per il resto della partita. Scelta sindacale.
DI LORENZO 4: Il modo barbino in cui si lascia superare da Diourech in occasione del quinto gol è solo la ciliegina su una torta fatta di sbavature e imperfezioni.
BEUKEMA 3.5: Ne combina almeno una a partita, stasera è stato l’errore in appoggio che ha spalancato la porta a Saibari. Impresentabile. (JUAN JESUS 5: Con lui a difesa la musica non cambia, perché il Napoli, ormai allo sbando, ne prende altri tre.)
BUONGIORNO 3.5: La bruttissima copia del difensore roccioso che ha sempre dimostrato di essere. Perennemente saltato dal diretto avversario. Birillo.
SPINAZZOLA 6: Leo e poi altri dieci. Serve l’assist in occasione del primo gol di McTominay e non rimugina mai sulla giocata da fare. Abbandonato al suo destino. (GUTIERREZ S.V.)
GILMOUR 4.5: Se Lobotka gioca troppo in orizzontale, Billy verticalizza all’eccesso, regalando troppi palloni agli avversari. Ogni suo retropassaggio è un battito cardiaco mancato. (LANG 5: Prima lo colpisce la frenesia, poi la sindrome di Casper. Dov’è la temibile ala sinistra che ha seminato il panico nel campionato olandese?)
POLITANO 5.5: I suoi preziosi rientri evitano al Napoli di subire l’imbarcata già nel primo tempo. Si gioca solo dal suo lato e presto finisce le idee. (NERES 6.5: L’uomo perfetto per punire la difesa alta del PSV. Nei venti minuti in cui serve anche un assist, fa capire che avrebbe dovuto giocare dall’inizio.)
ANGUISSA 5: Primo tempo discreto, seppur condito dalle sue solite disattenzioni. Nella ripresa, affonda insieme al resto della squadra.
DE BRUYNE 5: Privo di una posizione fissa in mezzo al campo, lo si trova ovunque ma a non fare mai nulla di concreto. Irriconoscibile. (ELMAS S.V.)
MCTOMINAY 7: Risponde alle troppe critiche delle ultime settimane siglando una doppietta che, seppur in minima parte, ci salva la faccia. L’unico a crederci fino all’ultimo. Brave Heart è tornato.
LUCCA 4.5: La stupida espulsione rimediata per proteste offusca la discreta prestazione di cui si è reso protagonista.
CONTE 2: Una squadra senza gioco e senza anima, svuotata di tutto ciò che l’ha contraddistinta lo scorso anno. L’allenatore più pagato della Serie A vuole darci delle spiegazioni o preferisce accampare scuse, ancora ed ancora?
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