Balotelli: "Mea Culpa, ma vincerò il pallone d'oro"

Quattro anni fa decise la semifinale dell'Europeo contro la Germania, poi un lento declino, una spirale quasi inesorabile verso il basso che lo ha portato ai margini del grande calcio. Stasera sarà ancora Italia-Germania ma Mario Balotelli farà solo da spettatore. "E' successo che ho fatto due anni non ai miei livelli - spiega in un'intervista al 'Corriere della Sera' - Problemi fisici, altri problemi, non sono stato io. E Conte giustamente ha portato altri giocatori all'Europeo. Fossi stato in lui, avrei fatto esattamente la stessa cosa. Mi spiace non essere in Francia ma cosi' doveva andare. Alla gente che mi ferma dicendomi che Conte avrebbe dovuto convocarmi, io rispondo: il vero Balotelli lo convocherebbe Conte, Ventura, qualsiasi allenatore. Il Balotelli di oggi no". SuperMario nega di aver pagato il peso delle aspettative, "anzi, secondo me hanno messo troppo poco, io posso fare molto di piu' di quello che ho detto. Pero' ci vuole tempo. In una scala da 0 a 10, io mi sono fermato a 5, ma piano piano al 10 ci arrivero'. Perche' ci voglio arrivare. Diventero' Pallone d'oro. Anche se mi rendo conto di aver fatto due anni della mia carriera dove potevo avvicinarmi al 10 e invece sono rimasto a 5". Parole ambiziose le sue. "Posso non aver fatto tutto l'indispensabile per essere il piu' forte, pero' l'importante e' che l'ho capito e non e' troppo tardi. Non voglio arrivare a fine carriera con il rimpianto di non aver fatto di tutto per diventarlo. Fino a due anni fa mi accontentavo di quello che avevo. Facevo bene, sapevo di avere dei colpi, ed ero felice cosi'. Non avevo in testa di migliorare, pensavo bastasse".

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