Lino D'angiò torna, per l'ultima volta, a vestire i panni di Rafa Benitez per il saluto finale prima di iniziare la sua nuova avventura a Madrid
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Lino D'angiò torna, per l'ultima volta, a vestire i panni di Rafa Benitez per il saluto finale prima di iniziare la sua nuova avventura a Madrid
Come riferito dalla redazione di Sky Sport, le condizioni di ...
Sarà Davide Massa a dirigere la gara tra Napoli e Roma, valida per il...
La S.S. Napoli Basket comunica di aver affidato l’incarico di Head Coach a...
Frank Anguissa, che ha compiuto 29 anni da qualche giorno, ha lasciato al ...
Napoli Basket - Nutribullet Treviso 69-84
Napoli crolla nel...
MERET 5: Divide a metà le colpe del gol di Chalanoglu con Gilmour. Il tiro del turco è molto insidioso, ma in questi casi bisogna intervenire con la mano dura.
DI LORENZO 6.5: Molto attento in fase difensiva, ma quasi non si vede in proiezione offensiva, come tutto il Napoli. Riesce a contenere Di Marco, compito non semplice.
RRAHMANI 6.5: Annulla completamente Lautaro, che se lo ritrova sempre addosso e con le sue mani sulla schiena. Voce grossa.
BUONGIORNO 7: Intervento miracoloso su Pavard. Nella ripresa, si fa male ma continua a giocare, limitando alla grande il pericolo numero uno dell’Inter, Marcus Thuram.
OLIVERA 7: Tiene al guinzaglio Dumfries, che più di buttarsi a terra – con grande merito, visto il rigorino conquistato – non può fare. In crescita costante.
ANGUISSA 6: Troppo spesso si perde in un bicchier d’acqua, un passaggio o un appoggio semplice, ma, soprattutto nella ripresa, fa sentire la sua presenza a centrocampo.
GILMOUR 5: In enorme difficoltà contro il centrocampo nerazzurro. Sbaglia troppo in impostazione e lascia Chalanoglu libero di tirare in occasione del gol. (LOBOTKA 6: Evidentemente non è ancora al top, ma rivederlo sul campo è fonte di grande gioia)
MCTOMINAY 7: Autore del gol che permette al Napoli di strappare il pareggio a San Siro. Non è lucido in tutte le situazioni, ma la sua leadership a centrocampo si sente eccome.
POLITANO 5.5: Molto bravo nel limitare Di Marco con Di Lorenzo, ma in fase offensiva è praticamente nullo. (NGONGE 6: L’assist servito a Simeone nell’ultima azione lo avrebbe reso meritevole di una statua a lui intitolata)
LUKAKU 5: Meglio dell’uscita con l’Atalanta, ma è ancora troppo poco. Ad un discreto primo tempo, ha alternato una ripresa in cui non ha toccato un pallone. (SIMEONE 6: Déjà-vu di gol determinanti a San Siro. Se avesse segnato, avrebbe fatto crollare il settore ospiti del Meazza)
KVARATSKHELIA 5.5: In avanti arrivano anche pochi palloni, ma nel primo tempo è protagonista di alcune ripartenze interessanti. Non riesce quasi mai a saltare l’uomo.
CONTE 6.5: La partita la prepara bene perché, se Chalanoglu non si fosse inventato quel gol da fuori, chissà come sarebbe finita. Il Napoli è compatto e concentrato. Nonostante ciò, resta un crimine non sfruttare tutte le sostituzioni a disposizione e, soprattutto, tenere David Neres in panchina per 90 minuti.
MERET 5: Colpevole su entrambi i gol di Lookman, soprattutto il secondo. Se l’Atalanta segna 3 gol tirando 3 volte verso lo specchio, il portiere ha le sue colpe.
DI LORENZO 4.5: In tutte e tre le reti dell’Atalanta c’è il suo sciagurato zampino. Lookman lo fa completamente ammattire. Per 90 minuti è tornato quello della passata stagione.
RRAHMANI 5: Non riesce a dare il giusto sostegno a Di Lorenzo contro un avversario ostico come Lookman, finendo per crollare insieme al resto della squadra.
BUONGIORNO 6: Subisce un paio di dribbling e commette qualche errore di troppo, ma senza di lui il risultato sarebbe stato anche peggiore.
OLIVERA 6: Questa volta la grinta e l’ardore non bastano contro un’Atalanta che arriva da tutte le parti. Poco incisivo in fase offensiva, ma arcigno come sempre. (SPINAZZOLA S.V.: Qualche sgroppata incoraggiante sulla fascia)
MCTOMINAY 6: Il migliore del centrocampo partenopeo, più per quanto fatto vedere nel primo tempo che per altro. È dai suoi piedi che parte la conclusione più pericolosa del Napoli, che si stampa sul palo.
GILMOUR 5.5: In una partita in cui serve gamba, si sente la differenza con Lobotka. Costantemente marcato da Pasalic, non riesce quasi mai a verticalizzare.
ANGUISSA 5.5: Ederson lo segue ovunque e, nonostante qualche buon contrasto a centrocampo, finisce col perdere il duello col centrocampista brasiliano.
POLITANO 6: Con la solita monumentale abnegazione corre su e giù per la fascia destra, risultando comunque il più propositivo tra gli attaccanti.
LUKAKU 4.5: Francobollato e umiliato da Hien, che non lo fa girare neanche mezza volta. Pericolosità offensiva pari a zero. (SIMEONE S.V.: sarebbe dovuto entrare prima)
KVARATSKHELIA 5: Lookman gli impartisce una severa lezione su come saltare l’uomo e andare in gol, fondamentali in cui oggi il georgiano ha fallito miseramente.
RASPADORI 5.5: Poco utile alla causa azzurra a partita in corso. Non trova mai lo spiraglio giusto.
NGONGE 5.5: Tanta corsa e qualche buona giocata, ma quando decide che deve tirare dà la sensazione di giocare col paraocchi.
NERES 6: Non riesce ad incidere, più per merito di un’Atalanta molto compatta che per demeriti suoi.
CONTE 5: Gasperini potrà anche contare su anni e anni di progetto nerazzurro alle spalle, ma Conte l’ha preparata veramente male, lasciando troppo spazio a Lookman sulla fascia destra e proponendo un Lukaku in condizioni pietose.
MERET 7: Tempestivo nell’uscita su Musah nel primo tempo, prodigioso sul siluro di Leao nella ripresa. Vigile e determinante.
DI LORENZO 6.5: Ennesima solida prestazione in fase difensiva. Limita alla grande Okafor prima e Leao poi, anche se divide il merito con Politano e Mazzocchi.
RRAHMANI 6.5: Morata non è un cliente facile e in un paio di occasioni lo anticipa di netto, ma non concede nessuna occasione clamorosa, dimostrandosi quasi sempre attento.
BUONGIORNO 6.5: Nonostante l’errore di comprensione con Gilmour nel primo tempo e la sbavatura sul gol in fuorigioco di Morata, mette sempre la gamba e interviene con grande decisione.
OLIVERA 7.5: Si rende protagonista di un paio di interventi miracolosi in fase difensiva. Combattivo e grintoso come un gladiatore che va incontro al proprio destino. La personificazione della garra charrua. (ZERBIN S.V.)
ANGUISSA 6.5: Regge bene contro Fofana e Musah, a cui non fa vivere sonni tranquilli. Non perfetto, ma è l’unico dei nostri centrocampisti a vincere dei contrasti a centrocampo.
GILMOUR 6.5: Rispetto a Lobotka pecca in fase difensiva, ma è sempre nel vivo dell’azione e non ha mai paura di ricevere la palla. I suoi lanci lunghi sono arte pura. (FOLORUNSHO S.V.)
MCTOMINAY 6: Assente per buona parte della gara. In mezzo al campo si sente la mancanza della sua solita fisicità, ma in alcuni frangenti si regala delle uscite da fenomeno.
POLITANO 6.5: In fase offensiva fa l’ala destra, in quella difensiva svolge il ruolo di quinto di difesa. Con Di Lorenzo limita alla perfezione Okafor. Jolly.
LUKAKU 7: Inspiegabile a parole l’importanza di un gol a San Siro 5 minuti dopo l’inizio della partita. Fa a sportellate senza sosta con Pavlovic e Thiaw. (SIMEONE S.V.)
KVARATSKHELIA 7: Fuori dal gioco per lunghi tratti della gara, ma quando accende la lampadina mostra di che pasta è fatto. Fuoriclasse assoluto. La miglior ala della Serie A.
MAZZOCCHI 6: Sostituisce con grande applicazione Politano e limita benissimo Leao. Manovalanza.
DAVID NERES 6: In una sola occasione accende il motorino e per poco non si regala l’ennesimo assist da subentrato.
CONTE 7.5: Partita preparata per essere giocata di difesa e contropiede. Ovviamente, il gol a freddo di Lukaku gli facilita il lavoro. Il Napoli difende con grande spirito di squadra e segue alla perfezione le sue indicazioni. Traghettatore.
CAPRILE 6: Probabilmente aveva la visuale ostruita sul gol di Strefezza, ma il dubbio che potesse fare di meglio persiste. Per il resto, il Como attacca tanto ma lui non deve intervenire quasi mai.
DI LORENZO 6.5: Aiutato da un volenteroso Politano, disputa una fase difensiva ai limiti della perfezione. Roccioso.
RRAHMANI 6.5: Conferma la statistica tanto chiacchierata in settimana: di testa le prende tutte, lasciando le briciole a Cutrone & Co.
BUONGIORNO 7: Nel secondo tempo, fa un intervento su palla inattiva monumentale, rischiando la testa. Ammonito per essere stato schiaffeggiato.
OLIVERA 7: Finalmente il vero Olivera. Dalla sua azione di pressing nasce il rigore che porta al 2-1. Pulito negli anticipi e negli scambi. (SPINAZZOLA S.V.)
ANGUISSA 7: Commette qualche errore dettato dalla superficialità in fase di possesso, ma con le sue lunghe leve recupera palloni in quantità industriale. Il fallo su di lui di Kempf era da rosso, senza se e senza ma.
LOBOTKA 7.5: Giocatore sontuoso. Il Roberto Bolle del calcio. A centrocampo danza sul pallone, senza dare punti di riferimento ai lombardi. (GILMOUR S.V.)
MCTOMINAY 7: Gli bastano 27 secondi per segnare e accendere il Maradona. Corre fino al novantesimo e si prende la squadra sulle spalle. Condottiero.
POLITANO 6.5: Il premio al sacrifico va a Matteo, che trascorre tutto il primo tempo facendo avanti e indietro sulla fascia destra. Arriva stanco alla ripresa.
LUKAKU 8: Ancora a mezzo servizio, eppure segna un gol e serve due assist. Viene quindi da domandarsi: cosa succederà quando tornerà realmente in forma? (SIMEONE S.V.)
KVARATSKHELIA 5.5: L’unica macchia di una serata perfetta. Passa troppo tempo a lamentarsi e poco a giocare come sa fare. Van Der Brempt lo limita alla grande.
MAZZOCCHI 6: Ancora chiamato in causa da Conte, che dimostra di avere dell’esterno napoletano una grande considerazione. Manovalanza.
DAVID NERES 7.5: Un’arma letale a partita in corso. Accende il motorino e si invola verso la porta avversaria segnando la sua prima rete in campionato.
CONTE 7.5: Come se avesse il joystick in mano, urla ai suoi cosa fare e come muoversi. Sempre tardivo nei cambi, che però non sbaglia mai. Il ritiro prima di Napoli-Como significa una cosa: lui ci crede!
Dopo la schiacciante vittoria per 6-1 del Napoli sul Sassuolo, i calciatori hanno espresso la loro gioia e il loro orgoglio attraverso i social media. Amir Rrahmani, il difensore kosovaro che ha segnato il gol del pareggio innescando la rimonta, ha condiviso la sua felicità su Instagram con un post entusiasta: "Questi siamo noi!". Anche Kvaratskhelia ha partecipato all'esultanza collettiva, lodando l'impressionante performance di squadra con un incoraggiante "Che performance di squadra oggi, andiamo!".
Marek Hamsik, figura emblematica sia per la città che per il club di Napoli, dimostra nuovamente il suo legame con l'ambiente. Oggi, l'ex capitano del Napoli ha partecipato al pranzo Uefa organizzato in occasione dell'incontro Napoli-Barcellona.
Nonostante le speranze di Calzona di includerlo nello staff tecnico, lo slovacco ha preferito non accettare. Tuttavia, Hamsik sarà presente allo stadio Maradona per assistere all'andata degli ottavi di finale della Champions League. "Un pranzo Uefa incantevole a Palazzo Petrucci, con ospiti affascinati dalla vista di Napoli! Forza Napoli Sempre!!" ha condiviso su X (Twitter) Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, postando una foto con il presidente del Barcellona Laporta e Marek Hamsik.
La S.S. Napoli Basket comunica di aver affidato l’incarico di Head Coach a Giorgio Valli. Il nuovo tecnico verrà presentato sabato prossimo 23 novembre alle ore 12:00, nel corso della conferenza stampa che si terrà presso la sede del Club in Viale Gramsci n.15 Napoli.
Giorgio Valli nasce a Modena il 10 marzo 1962. All’età di 20 anni approda alla Virtus Bologna, società con la quale effettua il percorso nelle giovanili, conquistando lo scudetto Allievi da vice (1988/89) e da capo allenatore (1992/93). Il passaggio alla Prima Squadra lo vede assistente di Ettore Messina nella conquista di Scudetto ed Eurolega (1997/98) e Coppa Italia (1998/99).
La sua prima esperienza da Head Coach in serie B1 è a Treviglio prima di tornare nella massima serie come assistente a Imola. Dal 2002 allena in Legadue: a Ragusa, Sassari e Scafati, dove conquista Coppa Italia e promozione in A (2005/06). L’anno dopo riparte da Ferrara che, nel 2008, porta in Serie A. Nel 2010/11 ritorna nel ruolo di vice all’Olimpia Milano, prima di Piero Bucchi e poi di Dan Peterson. Nella stagione successiva viene chiamato in corsa a Montegranaro, dove ottiene la salvezza. Una breve esperienza ad Avellino prima di ritornare alla Virtus Bologna.
Dal 2016, per tre campionati è capo allenatore a Forlì (A2). Successivamente vive un'esperienza di due anni a Dubai cin l'Al-Ahli dive conquista Campionato e Federation Cup. Nel dicembre 2021 subentra sulla panchina di Mantova in A2 società nella quale resta anche nel campionato 2022/23. In carriera ha collezionato oltre 500 panchine. Nella scorsa stagione Coach Valli ha allenato a Treviglio in serie A2 raggiungendo l'obiettivo dei play off promozione in Serie A.
Napoli Basket - Nutribullet Treviso 69-84
Napoli crolla nel finale contro la Nutribullet Treviso e resta desolatamente in fondo alla classifica a quota zero punti. L'Amministratore Delegato Alessandro Dalla Salda, al termine della partita, ha comunicato in conferenza stampa l'esonero del Coach Igor Milicic.
Dichiarazioni dell'Amministratore Delegato Alessandro Dalla Salda:
"Coach Igor Milicic è sollevato dall'incarico dalla nostra prima squadra. È evidente che è una notizia che devo dare con dispiacere. Igor resterà nella storia di questo club per la Coppa Italia vinta insieme lo scorso anno. Nello stesso tempo questa decisione l'abbiamo ritenuta inevitabile dopo l'ottava sconfitta consecutiva in questo inizio di campionato. A questo punto ci rimettiamo a lavoro con il nostro Responsabile Area Tecnica Pedro Llompart che già da questo momento cercherà di individuare un nuovo allenatore per proseguire questa stagione che aldilà di un inizio che è sotto gli occhi di tutti. Non vogliamo arrenderci e vogliamo fino in fondo poter cercare una salvezza che oggi sembra impossibile. Il Napoli Basket non vuole assolutamente mollare e faremo di tutto per riconquistare una classifica che ci permetta di trovare una salvezza che oggettivamente allo stato è molto complicata."
Questa la cronaca della partita:
Alston, Bowman e Mascolo segnano in avvio di gara tre bombe portando Treviso subito avanti sul 3-9. Napoli è imprecisa e la NutriBullet allunga 3-13 con Milicic costretto al primo time out a metà quarto. Totè e Copeland da tre confezionano un break 5-0 e Vitucci chiama Time out sul 8-13. Totè, Manning Jr. e Dreznjak riportano Napoli a meno 1 sul 14-15. Treier dalla lunetta firma la parità. Il primo periodo si chiude con il punteggio sul 15-15.
Treviso parte nel secondo periodo con un parziale di 5-0. Woldetensae replica con 5 punti consecutivi. Nuova parità 20-20 dopo tre minuti. Olisevicius e Bentil trovano due bombe a testa. Il risultato è 27-30 per Treviso a 4 minuti dall'intervallo lungo. Woldetensae è ispirato e segna la bomba della parità. Bentil firma il primo vantaggio Napoli sul 32-30 a tre dalla fine del periodo. Treier con un'azione da tre punti porta avanti Napoli 37-32. Le squadre vanno al riposo in parità 37-37 con la bomba di Bowman.
Il terzo periodo si apre con le bombe di Olisevicius e Copeland. Bowman porta Treviso avanti di 5 lunghezze sul 40-45. Napoli reagisce e si porta a meno 2 sul 45-47 dopo 4 minuti. Ma l'ennesima bomba di Bowman riporta Treviso avanti con il massimo vantaggio di 7 lunghezze sul 45-52 a metà periodo. Napoli prova a reagire con Pangos e Bentil e si riporta a meno 2 sul 53-55 ad un minuto dalla fine del periodo. Il terzo tempo si chiude con Treviso avanti 53-55.
L'ultima e decisiva frazione di gioco si apre con un parziale pesante di 0-9 per Treviso che dopo tre minuti è avanti 53-64. Napoli è in blackout. Treviso allunga ancora a metà periodo sul più 15 con il punteggio di 55-70. Napoli nel finale prova a rientrare ma è troppo tardi. Treviso gestisce il vantaggio e vince la partita con il finale di 69-84 lasciando Napoli desolatamente a quota zero in classifica.
Tabellino:
Woldetensae 15, Bentil 14, Copeland 13, Pangos 11, Totè 6, Treier 4, De Nicolao 2, Dreznjak 2, Manning Jr. 2, Saccoccia, Mabor n.e.
Dopo essere partito titolare nel match contro l'Italia, Romelu Lukaku salterà il prossimo impegno con il Belgio, ossia l'ultima partita della fase a gruppi di Nations League contro Israele. Stando a quanto riferito dai colleghi belgi di LN24, infatti, tra il centravanti del Napoli e il commissario tecnico Domenico Tedesco c'è una sorta di patto.
Lukaku è tornato in questa pausa in nazionale, dopo aver saltato le precedenti due finestre per allenarsi e ritrovare la condizione migliore al Napoli, non avendo svolto la preparazione agli ordini di Antonio Conte. Non disputava un match ufficiale dall'Europeo, poi giovedì è partito titolare contro l'Italia. Ora - riportano dal Belgio - l'ex Inter e Roma dovrebbe fare ritorno all'ombra del Vesuvio. LN24 fa sapere che, al momento della convocazione, Lukaku ha pattuito con il c.t. di disputare una sola partita, per poi rientrare subito dopo in Italia. A questo punto Big Rom dovrebbe essere atteso nelle prossime ore a Castel Volturno.
Termina sul risultato di 0-1 la partita tra Belgio e Italia, match valido per la quinta giornata della fase a gironi di Nations League.
Gli uomini di Spalletti scendono in campo allo Stadio Roi Baudouin di Bruxelles con un solo obiettivo in mente: imporre il proprio gioco e ritmo. L’Italia tiene tanto la sfera e palleggia in faccia al Belgio, che si ritrova completamente in balia degli avversari. Al 6’, si registra il primo tiro in porta della partita tentato da Frattesi. All’11’, al termine di un’ottima azione imbastita sulla fascia destra, arriva il gol di Tonali su assist di Di Lorenzo. Nell’ultimo terzo di primo tempo, dopo una lunga fase di netto dominio azzurro, il Belgio alza i giri del motore e si affaccia nella metà campo azzurra. Al 43’, l’Italia prova a replicare l’azione del gol e per poco non raddoppia con Di Marco. Al 44’, arriva un altro pericolo dalla fascia destra azzurra e Tonali sfiora soltanto la doppietta, merito di una grande chiusura di Debast. Il primo tempo si chiude sul risultato di 0-1.
Inizia bene la ripresa il Belgio che, in un paio di occasioni, ci prova dalla distanza, prima con Debast e poi con Trossard. Al 54’, l’Italia sfiora il raddoppio con Retegui, che si lascia ipnotizzare da un super Casteels. Subito dopo, per ben due volte, Di Lorenzo ha l’opportunità di portare sul doppio vantaggio gli azzurri ma, in entrambi i casi, fallisce a pochi passi dalla porta. Al 61’, è Openda a rendersi pericoloso per i suoi. Al 78’prima e all'81' poi, è ancora il Belgio a sfiorare la rete del pareggio, in entrambe le circostanze con Lukaku. All’83’, su palla inattiva, Faes colpisce il palo e fa tremare il tifo azzurro. Nonostante gli intesi minuti di forcing finale, il Belgio non riesce a trovare la rete e l’Italia si porta a casa la partita e la qualificazione ai quarti di finale di Nations League.
Sono ufficiali le formazioni di Belgio-Italia, sfida valida per la quinta giornata della fase a gironi di Nations League.
Belgio (4-2-3-1): Casteels; Castagne, Debast, Faes, Theate; Engels, Onana; Trossard, Openda, De Cuyper; Lukaku. A disposizione: Vandevoordt, Sels, Vermeeren, Lukebakio, Mbangula, Sardella, Mangala, Bakayoko, Al-Dakhil, Lokonga, Smets. Commissario tecnico: Domenico Tedesco.
Italia (3-5-1-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Frattesi, Rovella, Tonali, Dimarco; Barella; Retegui. A disposizione: Meret, Vicario, Savona, Locatelli, Gatti, Maldini, Raspadori, Kean, Okoli, Comuzzo, Udogie, Pisilli. Commissario tecnico: Luciano Spalletti.
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MERET 7: Tempestivo nell’uscita su Musah nel primo tempo, prodigioso sul siluro di Leao nella...
La partita di Serie A tra Bologna e Milan, prevista per sabato 26 ottobre alle 18 allo stadio...
CAPRILE 6: Sono ormai tre partite che non si vede e non si sente, ma riesce comunque a fare rete...
Allo Stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, il Napoli di Antonio Conte si schianta contro...