La SSC Napoli ha svelato la nuova maglia da trasferta per la prossima...
Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Napoli, è intervenuto per la prima...
Con la cessione di Lindstrom all’Everton, da ieri ufficiale, ad Antonio...
Ieri pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa del capitano del Napoli...
Jesper Lindstrom è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Everton. Dopo aver...
È stata la nottata delle squadre che predicano calcio. È stata la nottata di Spagna e Argentina rispettivamente Campione d’Europa e Campione d’America. È stata, in un certo qual senso, la nottata di Lamine Yamal e Leo Messi.
La Spagna vince 2-1 contro l’Inghilterra, a cui nega, per il secondo anno di fila dopo l’Italia, la gioia di alzare di un trofeo che in patria manca da sempre. Nonostante ciò, è difficile parlare di sconfitta, perché il calcio inglese sta funzionando a meraviglia. Due finali europee raggiunte in due edizioni consecutive è e rimane un grande traguardo. Ma la Spagna è oggettivamente più forte, se non nei singoli, almeno come gruppo. Già dalle giovanili imparano a giocare a calcio, quello serio, fatto di movimento continuo di uomini e pallone, così da poterlo replicare in nazionale maggiore. Poi ci sono i fenomeni: Carvajal, Rodri, Fabian Ruiz, Nico Williams e Yamal. L’ultimo, a 17 anni appena compiuti, ha collezionato 5 tra gol e assist in questo europeo. Noi, a 17 anni, guardavamo serie tv e giocavamo alla PlayStation. Talento generazionale.
Dall’altro lato del mondo, l’Argentina si riconferma meritatamente Campione d’America. Vince la squadra più forte, in cui gioca, ancora oggi, il miglior calciatore al mondo, costretto ad uscire in lacrime al 66’ per un terribile infortunio alla caviglia. Prima le lacrime di Cristiano Ronaldo, adesso quelle di Leo Messi. Un’era è quasi giunta alla sua naturale conclusione e il fenomeno argentino ha potuto alzare un ultimo trofeo con la sua nazionale. James Rodriguez, con 1 gol e 6 assist, non riesce a trascinare alla vittoria la sua Colombia, a cui vanno fatti gli applausi, per il grande torneo disputato e il convincente calcio espresso, merito del lavoro fatto dal ct Nestor Lorenzo, l’unico argentino a non aver esultato per la vittoria della Selecciòn.
La Finalissima 2025 vedrà quindi affrontarsi Spagna e Argentina, Yamal e Leo. Una sfida che sa di passaggio di consegna.
Inevitabile, come la tempesta di critiche che si è scatenata a partire da ieri sera, sui social e nei bar di mezzo paese. La sconfitta con la Svizzera, con conseguente eliminazione da Euro 2024, era l’unico risultato possibile considerando la caduta libera che vede protagonista il movimento calcistico italiano da almeno dieci anni a questa parte.
Un paese che non è più in grado di sfornare talenti, per carenza e inadeguatezza di vivai e primavere, e che, quando miracolosamente riesce a produrne uno, lo manda a giocare all’estero o lo relega in squadre di serie minori è chiaramente destinato al fallimento, come accaduto con la mancata qualificazione agli ultimi Mondiali e come avvenuto ieri sera con l’uscita agli ottavi di finale di un Europeo (20 anni fa l’ultima volta). È da tempo che ce lo diciamo, calcisticamente parlando, questo paese necessita di un cambiamento radicale e quest’ultimo deve partire dai piani alti della FIGC.
Non sono chiaramente esenti da colpe i calciatori, che ieri si sono resi protagonisti di una prestazione ignobile. E non è la mancanza di gioco a preoccupare, né tanto meno le difficoltà spesso riscontrate anche nel fare passaggi semplici, ma l’assoluta mancanza di grinta. Non c’è nulla di più brutto che vedere undici giocatori non sputare sangue per la maglia del proprio paese. Inaccettabile.
Ovviamente, non è incolpevole neanche il ct Luciano Spalletti. Il tempo a disposizione per preparare la squadra sarà anche stato poco e il materiale umano non è certamente paragonabile a quello di altre rappresentative, ma quando convochi giocatori attempati come Jorginho ed El Shaarawy, ti ostini a schierare dal primo minuto un irriconoscibile Di Lorenzo e dimostri totale incapacità di gestire la partita con continui cambi di modulo, le colpe ricadono anche sulla tua testa e devi accettare le critiche.
Sarà anche in parte vero che non è un risultato così scandaloso come sta già venendo fuori da qualche ora – per tutti le motivazioni sopra elencate –, ma un manto di vergogna ricopre attualmente l’Italia, che si è fatta letteralmente incartare da una Svizzera non del tutto irresistibile.
L’Italia chiamò e tutto tacque.
Antonio Conte è stato ufficializzato, quindi, è il momento di programmare il mercato e la nuova stagione, che vedrà il Napoli disputare soltanto il campionato e la Coppa Italia. Al fine di valorizzare quelli che sono gli attuali giocatori del Napoli, credo che il modulo migliore sia il 3-4-2-1.
Il primo cambio importante va fatto tra i pali. Via Alex Meret, che la piazza non ha mai amato, e dentro Elia Caprile, che ad Empoli ha fatto un grande campionato. Come vice, piuttosto che prendere Skorupski, riscatterei Gollini dall’Atalanta per 5 milioni e terrei uno solo tra Idasiak e Contini.
La difesa è la zona di campo che necessita di maggiori ritocchi, visto il cambio di modulo. Per quel che concerne i centrali, via Juan Jesus e dentro uno tra Hermoso, a parametro zero, e Buongiorno, che non pagherei più di 40 milioni. Terrei, invece, due leader come Rrahmani e Di Lorenzo – perfetto come braccetto di destra – e anche Ostigard e Natan, che Antonio Conte potrebbe valorizzare. Sulle fasce, venderei Mario Rui e Zanoli, mentre terrei Mazzocchi e Olivera, all’occorrenza impiegabile come braccetto di sinistra. Come innesti: Vanderson o Bellanova sulla destra e Robin Gosens a sinistra.
Non mancano di certo i centrocampisti. Con l’addio di Zielinski e Demme, i non riscatti di Dendoncker e Traorè – entrambi abbastanza certi – e i rientri dei giocatori dai vari prestiti la batteria di centrocampisti sarebbe la seguente: Lobotka, Anguissa, Cajuste, Folorunsho e Gaetano, con gli ultimi due che, all'occorrenza, possono agire anche da trequartisti. Personalmente, li terrei tutti, innestando magari uno tra Samuele Ricci e Frendrup come vice Lobotka.
In attacco, considerando la partenza di Osimhen, venderei Politano e Simeone, mentre terrei Kvaratskhelia, Lindstrom – che deve essere assolutamente recuperato –, Ngonge e Raspadori. Questi quattro possono giocare tranquillamente dietro la punta, indi per cui, servono due centravanti. Il titolare è Artem Dovbyk, attaccante del Girona e pichichi della Liga. Come riserva, sceglierei, invece, Mateo Retegui.
Questi sono i 24 uomini che, guidati da Antonio Conte, potrebbero riportare il Napoli in alto, dove merita di stare.
Ad inizio stagione eravamo tutti consapevoli del fatto che il Napoli non sarebbe in alcun modo riuscito a replicare quanto fatto vedere sotto la sapiente guida di Luciano Spalletti, ma allo stesso tempo nessuno di noi avrebbe neanche creduto di arrivare decimo in classifica, assistendo ad un triplice cambio della guida tecnica.
Il primo è stato Rudi Garcia, la cui scelta ha sin da subito generato perplessità tra i tifosi azzurri. Mettere alla testa dei campioni d’Italia un allenatore esonerato in Arabia non sembrava un grande scelta e, infatti, dopo la sconfitta in casa con l’Empoli è arrivato l’esonero. Molti, guardando ai risultati dei suoi successori, sono arrivati quasi a rimpiangere il tecnico francese, che probabilmente era stato l’unico a comprendere i limiti della squadra, e a cui vanno delle scuse, anche e soprattutto per l’accanimento mediatico ricevuto.
Poi, è stata la volta di Walter Mazzarri, il cui ritorno sulla panchina azzurra è stato accolto “positivamente”. Molti, probabilmente, ricordavano le grandi gesta del suo Napoli, quello dei tre tenori, ma purtroppo, o per fortuna, non si vive solo di ricordi e Mazzarri ha dimostrato di non poter più allenare in quest’epoca. Il calcio moderno proprio non gli si addice e quel 0-4 casalingo con il Frosinone persisterà nelle nostre memorie di tifosi partenopei ancora a lungo.
Infine, è toccato a Francesco Calzona, erede di Sarri e Spalletti. Dopo qualche buona prestazione iniziale – le vittorie contro Sassuolo e Juventus – che avevano infuso un po’ di speranza per il futuro, la squadra è tornata a giocare un calcio anonimo, noioso ed inconcludente. Con lui alla guida, il Napoli ha chiuso al decimo posto, mancando la qualificazione in Europa 14 anni dopo l’ultima volta. La situazione ereditata non era delle migliori, ma anche lui ha avuto le sue colpe.
Vedere gli ormai ex campioni d’Italia camminare in mezzo al campo e non riuscire ad imporsi contro squadre come l’Empoli o il Torino è stata la sconfitta più grande di quest’anno, sia per noi tifosi che abbiamo dovuto assistere inermi a tutto ciò, sia per i giocatori stessi che verranno certamente ricordati per il terzo Scudetto, ma anche per l’ignobile stagione del decimo posto.
Dopo la schiacciante vittoria per 6-1 del Napoli sul Sassuolo, i calciatori hanno espresso la loro gioia e il loro orgoglio attraverso i social media. Amir Rrahmani, il difensore kosovaro che ha segnato il gol del pareggio innescando la rimonta, ha condiviso la sua felicità su Instagram con un post entusiasta: "Questi siamo noi!". Anche Kvaratskhelia ha partecipato all'esultanza collettiva, lodando l'impressionante performance di squadra con un incoraggiante "Che performance di squadra oggi, andiamo!".
Marek Hamsik, figura emblematica sia per la città che per il club di Napoli, dimostra nuovamente il suo legame con l'ambiente. Oggi, l'ex capitano del Napoli ha partecipato al pranzo Uefa organizzato in occasione dell'incontro Napoli-Barcellona.
Nonostante le speranze di Calzona di includerlo nello staff tecnico, lo slovacco ha preferito non accettare. Tuttavia, Hamsik sarà presente allo stadio Maradona per assistere all'andata degli ottavi di finale della Champions League. "Un pranzo Uefa incantevole a Palazzo Petrucci, con ospiti affascinati dalla vista di Napoli! Forza Napoli Sempre!!" ha condiviso su X (Twitter) Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, postando una foto con il presidente del Barcellona Laporta e Marek Hamsik.
Arrivano conferme sull'affare Napoli-Psg per il nigeriano anche da Fabrizio Romano, esperto di mercato, che scrive su X: "Il Paris Saint-Germain avanza nella trattativa con il club di Victor Osimhen e il suo interesse si fa ormai concreto. Osimhen, desideroso di unirsi al PSG, ha aperto al trasferimento. Bisogna ora trovare l'accordo col Napoli, il Psg deve cedere un attaccante".
È stata la nottata delle squadre che predicano calcio. È stata la nottata di Spagna e Argentina rispettivamente Campione d’Europa e Campione d’America. È stata, in un certo qual senso, la nottata di Lamine Yamal e Leo Messi.
La Spagna vince 2-1 contro l’Inghilterra, a cui nega, per il secondo anno di fila dopo l’Italia, la gioia di alzare di un trofeo che in patria manca da sempre. Nonostante ciò, è difficile parlare di sconfitta, perché il calcio inglese sta funzionando a meraviglia. Due finali europee raggiunte in due edizioni consecutive è e rimane un grande traguardo. Ma la Spagna è oggettivamente più forte, se non nei singoli, almeno come gruppo. Già dalle giovanili imparano a giocare a calcio, quello serio, fatto di movimento continuo di uomini e pallone, così da poterlo replicare in nazionale maggiore. Poi ci sono i fenomeni: Carvajal, Rodri, Fabian Ruiz, Nico Williams e Yamal. L’ultimo, a 17 anni appena compiuti, ha collezionato 5 tra gol e assist in questo europeo. Noi, a 17 anni, guardavamo serie tv e giocavamo alla PlayStation. Talento generazionale.
Dall’altro lato del mondo, l’Argentina si riconferma meritatamente Campione d’America. Vince la squadra più forte, in cui gioca, ancora oggi, il miglior calciatore al mondo, costretto ad uscire in lacrime al 66’ per un terribile infortunio alla caviglia. Prima le lacrime di Cristiano Ronaldo, adesso quelle di Leo Messi. Un’era è quasi giunta alla sua naturale conclusione e il fenomeno argentino ha potuto alzare un ultimo trofeo con la sua nazionale. James Rodriguez, con 1 gol e 6 assist, non riesce a trascinare alla vittoria la sua Colombia, a cui vanno fatti gli applausi, per il grande torneo disputato e il convincente calcio espresso, merito del lavoro fatto dal ct Nestor Lorenzo, l’unico argentino a non aver esultato per la vittoria della Selecciòn.
La Finalissima 2025 vedrà quindi affrontarsi Spagna e Argentina, Yamal e Leo. Una sfida che sa di passaggio di consegna.
La prima giornata di quarti di finale di Euro 2024 ha dato i suoi primi verdetti.
Le due semifinaliste della parte sinistra del tabellone saranno la Spagna di De La Fuente e la Francia di Deschamps.
La “Furia Roja” ha battuto 2-1 i padroni di casa della Germania, ma è riuscita a spuntarla solo al 119’ dei tempi supplementari grazie alla rete di Merino; Olmo e Wirtz avevano precedentemente messo le firme sul risultato di 1-1 nei regolamentari.
Meno spettacolare e più chiusa la gara tra Francia e Portogallo, terminata 0-0 nei 90’ e con il risultato protrattosi anche nei successivi 30’ supplementari.
Arrivati dal dischetto, i portoghesi hanno fallito solo una volta, con Joao Felix, ma è bastata per decretare la loro eliminazione, dato che “Les Bleus” hanno realizzati 5 rigori su 5.
Martedì 9 luglio dunque, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, si sfideranno la Spagna, ovvero la squadra che più ha impressionato a livello di gioco, e la Francia, una delle grandi favorite del torneo ma che, sorprendentemente, non ha ancora segnato su azione in questo Europeo.
Ufficialmente partito il conto alla rovescia per il ritiro estivo del Napoli a Dimaro, che si svolgerà in Trentino dall'11 al 21 luglio. Di seguito, il dettaglio dei vari giorni tra allenamenti ed eventi dedicati ai tifosi.
9-10 LUGLIO
Visite mediche a Castel Volturno, sia mattina che pomeriggio.
GIOVEDI' 11 LUGLIO
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
VENERDI' 12 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
SABATO 13 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Conferenza stampa Conte ore 14.00 (riservato ai Media accreditati), Teatro in Piazza Madonna della Pace.
DOMENICA 14 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Serata incontro tifosi con 4 giocatori alle ore 20 in Piazza Madonna della Pace.
LUNEDI' 15 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
MARTEDÌ 16 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00.
PRIMA AMICHEVOLE - Ore 18.00 contro l'Anaune Val di Non (Stadio Comunale di Carciato).
MERCOLEDÌ 17 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Conferenza stampa con un giocatore ore 14.00 (riservato ai Media accreditati) in Teatro in Piazza Madonna della Pace.
Serata d'intrattenimento (cabaret) in Piazza Madonna della Pace.
GIOVEDÌ 18 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Incontro tifosi con mister + staff tecnico alle ore 20.00 in Piazza Madonna della Pace.
VENERDÌ 19 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Serata presentazione squadra con dj-set ore 20.00 in Piazza Madonna della Pace.
SABATO 20 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
SECONDA AMICHEVOLE (Ore 18.00 contro il Mantova allo Stadio Comunale di Carciato).
Serata d'intrattenimento (musicista e cantanti) sul palcoscenico in Piazza Madonna della Pace.
DOMENICA 21 LUGLIO
Allenamento mattutino dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
Allenamento pomeridiano dalle 17:30 alle ore 19:30.
Si conclude sul risultato di 1-0 la gara tra Francia e Belgio, valida per gli ottavi di finale di Euro 2024. Una partita che sembrava destinata a prolungarsi oltre i tempi regolamentari, ma il cui equilibrio è stato spezzato all'85esimo dall'episodio decisivo: su una girata in area di Kolo Muani c'è la deviazione del difensore centrale belga Jan Vertonghen, che manda la palla nella propria porta. Eliminati così Lukaku e compagni, mentre continua il suo cammino la squadra di Deschamps, che ai quarti di finale incontrerà la vincente di stasera tra Portogallo e Slovenia.
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