Si dirà: “il Napoli ha sofferto”. E poi qualcuno aggiungerà: “e ha, pure, rischiato per questo 2-0 alla Sampdoria”. Una teoria tendenzialmente negazionista, perché cerca di confutare fatti così evidenti che farebbero venire meno anche il diritto di tutti a essere informati. La realtà è questa: a otto giornate dalla fine del campionato, ogni squadra ha un obiettivo da raggiungere in maniera ancora più pressante e in modo più decisivo. C’è chi punta in alto e chi vuole uscire dalle secche della retrocessione. La Sampdoria è in una specie di limbo, naviga in posti che sembrano tranquilli, ma che non sono definitivi. Già perché essere a nove punti dalla zona B, è soltanto una distanza di sicurezza e non una veridicità. Ed ecco perché da un po’ di partite nessuno più sorvola e sorvolerà sul nulla: tutto cambia e il campionato si fa complicato. Il Napoli non è da meno, perché è incollato alla volata Champions e i numeri e i risultati ne alimentano il cammino, in tutti i modi per raggiungere quel posto.
Sul capitolo Napoli c’è dell’altro. Contro la Sampdoria è andato a bersaglio ancora un centrocampista: bello il gol di Fabian Ruiz. Purtroppo le medie e il totale delle reti degli attaccanti risultano, di rimando, ancora troppo esigue. Certo, il gol di Osimhen lascia intendere un’auspicabile inversione di tendenza, anche in considerazione delle partite mancate (infortuni, malattia) del centravanti. Tuttavia, Osimhen resta una sorte di specialista. Trova la strada giusta se gli dai la palla in velocità, così come evidenziato a Genova. Se, però, gioca in area avversaria e speri che trovi posizione e spazio, la speranza tale rimane. Per di più non è facile rifornirlo di assist per lanciare le ripartenze, visto che una buona totalità delle squadre ti aspettano quasi sempre con difese ancorate sul basso. Ma Osimhen possiede età e motivazioni tali, da riuscire ad apprendere presto e bene una lezione: per essere decisivi in campo, bisogna sapere fare anche altro. Il principio è sempre lo stesso ed è quello che deve guidare anche il Napoli: fare scelte fondate sull’evidenza disponibile.
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