Sarri: “Ancora non so perché non sono più l’allenatore del Napoli, ho scoperto dalla tv l’ingaggio di Ancelotti! Higuain via a causa di De Laurentiis, spero di poter concludere la carriera a Napoli”.

Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, attualmente al Chelsea, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna de “Il Mattino”. Tra i tanti temi trattati, l’ex tecnico azzurro si è soffermato sull’addio improvviso con De Laurentiis e sul quel finale di stagione nella volata scudetto.

Sulla corsa Scudetto dello scorso anno

Le capita ancora di ripensare a quel Fiorentina-Napoli?

“Mi capita spesso di ripensarci, in quanto sarebbe stato il coronamento di una storia straordinaria e di un sogno mio, della squadra e di tutta la città. Molti hanno fatto ironia sulle mie parole, ma chi ha vissuto lo sport sa che lo scudetto l’abbiamo perso in albergo”.

Quindi c’è ancora mal di pancia per quell’Inter-Juventus?

“Si, perché il risultato con la Fiorentina è conseguenza di quella partita”.

Ancelotti può riuscire a portare lo Scudetto a Napoli?

“Lo spero per i tifosi. Napoli è una città straordinaria e merita di vincere lo scudetto. Io da tifoso del Napoli sono contento che sia Carlo ora l’allenatore, perché si riesce a far volere bene da tutti, oltre ad aver vinto ovunque”.

Su De Laurentiis e l’addio sofferto con il Napoli

Perché non è più l’allenatore del Napoli?

“Ancora non lo so, bisogna chiederlo alla società. C’erano dei motivi per cui volevo rimnere ed altri per cui avevo delle perplessità. Il contratto prevedeva una clausola con scadenza 31 maggio, ma poi il 21 maggio hanno fatto il contratto ad Ancelotti. Ad ogni modo ora ho il Chelsea, e sono felice”.

Come ha scoperto dell’ingaggio di Ancelotti?

“Ero a cena con Pompilio, il collaboratore di Giuntoli, con cui stavo discutendo proprio se restare o meno. Abbiamo acceso la tv ed abbiamo visto l’ingresso nella Filmauro di Ancelotti. Ciò che ho pensato è quello che pensavo prima, ma lo tengo per me”.

C’è qualcosa che non è riuscito a dire al presidente che vuole dirgli?

“Gli sono grato per avermi fatto allenare la squadra che ho sempre tifato, inoltre se sono qui al Chelsea è perché ho allenato il Napoli. Per il resto il De Laurentiis a cui voglio bene è sicuramente il figlio Edo”.

Higuain a Napoli è visto come un traditore, ma per lei era come un figlio, tanto da volerlo anche a Londra. Cosa aveva di speciale?

“Era un campione affermato e con me, che arrivavo dall’Empoli ed ero un signor nessuno, si è messo totalmente a disposizione. Non è vero che ha tradito Napoli, ha voluto la cessione perché il presidente del Napoli era De Laurentiis”.

Si sente ancora con qualche calciatore del Napoli?

“Con qualcuno si, ma confrontandoci su obiettivi personali, senza mai parlare del Napoli perché non sarebbe giusto”.

E con Ancelotti?

“Ci siamo scambiati dei messaggi di in bocca al lupo prima dell’inizio della stagione”.

Il ricordo più bello dei tre anni a Napoli?

“Niente è stato più bello che vincere allo Juventus Stadium, una notte unica. A livello umano invece, il ricordo più bello sarà sempre l’amore di ogni giorno dei napoletani nei miei confronti”.

Ed il momento da dimenticare?

“Le parole di De Laurentiis al Bernabeu dopo la gara con il Real Madrid”.

Snobberà col Chelsea l’Europa League come ha fatto con il Napoli?

“Mai snobbato, ho sbagliato solo una partita, quella di andata con il Lipsia. Ero obbligato a fare dei cambi, perché il sogno del gruppo e di tutta la città era quello di vincere lo Scudetto”.

È riuscito a dire addio alla squadra?

“No, è successo tutto troppo in fretta. Però lo voglio fare ora e dico: “Siete dei ragazzi straordinari, continuate così perché ce la potete fare a conquistare quel sogno che abbiamo sfiorato””.

Tornerà ad allenare il Napoli un giorno?

“Lo spero. Può essere il mio obiettivo concludere la carriera al Napoli”.

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