Per Romagnoli la Roma vuole 30 milioni, nemmeno al Monopoli si sparano certe cifre

Indiscutibile il valore del giocatore. Classe '95, mancino, cresciuto nelle giovanili della Roma, Alessio Romagnoli è un difensore abile di testa, attento nelle marcature e dotato di buona tecnica individuale. Ma 30 milioni? Forse ci siamo dimenticati chi si acquistava non più di 8-9 anni fa con 30 milioni di euro. Questo ragazzo, per quanto fenomeno possa essere, deve ancora dimostrare tutto il suo valore. Fin quì è il talento ad emergere, ora per lui il problema più importante è quello di rispettare le aspettative. E non tutti ci riescono, specialmente se a 20 anni ti mettono un cartellino con su scritto 30 seguito da sei zeri. E' anche vero che il prezzo lo fa il mercato e visti i costi dei cartellini di alcuni "fenomeni" ormai vale tutto. I 50 milioni per David Luiz hanno fatto la storia, sì, delle idiozie. Un ragazzo come Romagnoli che vanta poco più di 40 presenze in serie A è da tenere in considerazione per il futuro di qualsiasi club ma soprattutto della Nazionale. Ma dargli un prezzo così alto è irrispettoso nei confronti dello stesso giocatore. Meglio ritenerlo incedibile piuttosto che assegnargli un valore del genere. Sembra quasi che la Roma creda tantissimo nel valore del ragazzo fino ad una certa somma, quella somma è proprio 30 milioni. Spesso queste mega operazioni di mercato con talenti così prematuri si traducono in affari più per chi vende che per chi acquista. Gli stessi 30 milioni furono pagati dal PSG (non un fenomeno delle trattative) per Marquinhos, classe '94, dopo aver disputato tre mesi molto positivi con la Roma in serie A. Oggi il suo valore di mercato è sceso quasi del 20%. Questa non è una critica per chi vende, ma forse per chi compra con troppa foga giocatori che dimostrano il proprio valore da troppo poco tempo. Questi prezzi si pagano quando ormai è troppo tardi per fare l'affare ma troppo presto per acquistare un giocatore a quelle cifre che le valga tutte. A meno che non ti chiami PSG è meglio che i giovani li peschi quando valgono ancora poco, perchè investirne 30 sun ragazzo di 20 anni è più di una scommessa. E, alla fine, bisogna far sempre i conti con le proprie tasche che, a quanto pare, nel caso del Napoli, non godono di fondi arabi a loro sostegno. 

L.V.