In un'intervista rilasciata a Panorama, l'ultrà romanista Daniele 'Gastone' De Santis, reo di aver ucciso Ciro Esposito, ha rivelato alcuni retroscena di quel maledetto tre maggio:"Potete non credermi ma ogni giorno penso sempre a quel dannato giorno in cui la famiglia Esposito ha pianto la scomparsa del proprio figlio Ciro; a questo punto, per smettere di soffrire sia fisicamente che psicologicamente, preferivo essere ammazzato quel giorno stesso. Ricordo che feci una cosa scellerata: presi da terra un fumogeno e lo lanciai contro il pullman, in seguito vidi apparire trentamila persone e ho cominciato a correre verso casa mia. Ho ricevuto bastonate e coltellate e, una volta arrivato al cancello di casa, la mia gamba rimase sotto a tale cancello rischiando di essere staccata dal corpo, quelle persone continuavano a cercarmi e in quel momento, tra la vita e la morte, ho pensato di premere il grilletto".