Con questo Napoli c’è sempre qualcosa da imparare. E, soprattutto, non bisogna mai meravigliarsi. A Empoli abbiamo conosciuto la vittoria per induzione. Perché ormai la persuasione che il Napoli non abbia rivali è insita - paradossalmente - anche tra gli stessi rivali. Così pur in dieci (espulsione di Mario Rui per cappellata ), la Spalletti band, senza faticare più di tanto, ha aggiunto altri tre punti alla propria classifica e Osimhen un altro gol (quello del 2-0) nella sacca da capocannoniere. Al Napoli è bastato azionare le catene sulle fasce laterali per innescare la potenza offensiva. Insomma, trenta minuti scarsi, e la partita è bella e finita. Poi una traversa , un gol annullato hanno messo fine al potenziale tiro a segno. Il tutto tra gli omaggi e le riverenze dei tifosi (tanti anche a Empoli), ormai parte integrante del “paesaggio Napoli” pure in trasferta.
Fuor di metafora e di residui di scaramanzia, ai tifosi non resta che un dubbio sul prosieguo del campionato.
Quale sarà il weekend dei festeggiamenti? Il 30 aprile, domenica di Napoli-Salernitana, o il 7 maggio, domenica di Napoli-Fiorentina? Impugnate pure i vostri corni di corallo, ma ormai il dilemma resta solo questo. Perché in una delle due partite la squadra di Spalletti potrebbe raggiungere la sicurezza matematica, tant’è che c’è pure chi (si prevedono turisti) già prenota l’albergo per paura di non trovare posto se si tarda a organizzarsi per la grande festa napoletana.
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