Non chiedere scusa

"Quei giorni perduti a rincorrere il vento, a chiederci un bacio e volerne altri cento. Un giorno qualunque li ricorderai, Amore che vieni, da me fuggirai". Probabilmente la canzone di Fabrizio De Andrè è perfetta per spiegare lo stato d'animo di un normale tifoso del Napoli prima di questo doppio Napoli-Juventus, da un genovese doc tifoso del Genoa che ha sempre rifiutato di scrivere una canzone sui rossoblù per un sentimento troppo grande anche per un cantautore come lui, forse più dello stesso Amore di tutti i giorni. Sembra essere fatto apposta, ma non è così. Il calcio è tutto e niente in pochi secondi, è un vortice di sentimenti, spesso in contrasto con quello che si è nella vita normale per chi lo vede con grande fervore e sarà così anche contro la Juventus, tra domenica e mercoledì. Quest'anno più degli altri, sarà più una resa dei conti tra Napoli e Higuain, tra la città e il calciatore, non con la squadra azzura la quale si gioca il destino della propria stagione in due partite con il campionato e la semifinale di ritorno della Coppa Italia, in particolar modo per l'ultima competizione dove si deve ribaltare il risultato bugiardo in favore dei bianconeri con la complicità degli errori arbitrali. Il sostegno sarà per i ragazzi di Sarri, questo è certo, ma l'attenzione di molti sarà più per l'argentino che per la Juventus, più di quando Altafini si firmò "core 'ngrato" in un pomerggio grigio a Torino nella stagione '74-'75, più di Quagliarella che scappò da Napoli dopo essere stato rovinato da un mostro dalle sembianze di un uomo e recentemente perdonato dalla piazza partenopea, perché valgono prima gli uomini e poi i calciatori. Trentasei gol sono difficili da dimenticare, soprattutto perché i tifosi azzurri li vedevano come una grande dichiarazione d'amore ricambiata con urla di gioia, una speranza di rivedere un giorno quella maglia con il tricolore, avere finalmente il paladino che per i più grandi poteva ricordare, senza fare paragoni blasfemi, il primo condottiero argentino e vincitore di trofei del Napoli, per i più piccoli una vera e propria favola da vivere. "Higuain alla Juventus" sussulta ancora il cuore, ferito per il tradimento, per aver voltato le spalle alla piazza e dopo aver promesso più volte (indimenticabile il gesto fatto al San Paolo dopo la partita contro il Genoa) di rimanere a difendere i colori di una città che aspetta con grande impazienza il ritorno alla gloria sportiva. A Torino ha chiesto scusa, ma è impossibile chiedere il perdono per un gol a chi ti ha amato a prescindere da tutto, dal carattere particolare, dall'errore fatale da un dischetto sempre stato terribile per tutti per poi andare via così, a opera incompiuta per avere una strada facile ed essere uno campione tra i tanti, invece di essere IL campione destinato al ricordo eterno, insieme a Maradona. Ora il ricordo è di chi ha tradito la causa. Forse è meglio non girarsi quando ritornerai con quella maglia, forse è meglio non guardarsi e nel caso, non chiedere scusa.

Dislike non mi piace
0

Calciomercato

Le Opinioni

Serie A

Scroll to Top