Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Nonostante l’ennesima rivoluzione in panchina, il Napoli di Francesco Calzona non va oltre l’1-1contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Come da copione, i partenopei tengono tanto il pallone, facendo registrare il 71% di possesso palla, molto vicino al 74% della partita contro il Genoa. Il bandolo della matassa sta tutto nel come si gestisce questo possesso e i partenopei lo amministrano malissimo. Il dato è sconcertante: circa due terzi del possesso palla, per la precisione il 65%, il Napoli lo fa nella propria metà campo.
Complice il poco tempo avuto a disposizione da Calzona per allenare ed istruire i propri giocatori, rispetto alla gara di settimana scorsa, il Napoli fa registrare un peggioramento in quasi tutte le statistiche. I partenopei creano poche occasioni da gol (8 invece di 17); tirano di meno verso lo specchio della porta (4 invece di 7) e recuperano meno palloni (41 invece 46), anche rispetto al Cagliari che ne recupera 49, dimostrando più grinta ed aggressività. Infine, il controsenso assoluto: con il ritorno anche in campionato di Victor Osimhen, il Napoli cerca di meno la soluzione del cross e gioca di più palla a terra facendo registrare l’83% di passaggi riusciti, al cospetto del 90% dell’ultima di Mazzarri da allenatore della squadra partenopea.
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