Napoli-Atalanta 0-2 (28', 70' Caldara)- Un Napoli poco determinato (e fortunato) crolla contro una grande Atalanta

Clamorosa sconfitta dei partenopei che crollano al cospetto di una grande Atalanta. Gli azzurri non brillano anche per i meriti di un'Atalanta in una serata perfetta, in cui riesce sistematicamente, supportata da una condizione atletica invidiabile, a fare pressing e tenere la difesa alta, limitando in maniera sensibile il possesso palla azzurro. Ma l'inizio gara è di marca Napoli, con Insigne che colpisce una traversa con il solito tiro a giro, stavolta in area di rigore. Dopo una decina di minuti l'Atalanta inizia a prendere coraggio e passa in vantaggio al 28' con Caldara che di testa, su un calcio d'angolo, mette la palla alla destra di Reina. Il Napoli prova a reagire ed al 39' ha un'occasione ghiottissima con una controllo d'alta scuola di Mertens in area di rigore, su servizio di Callejon, ma concluso con un tiro che finisce al lato. Ancora Mertens al 45' sfiora la rete con un gran calcio di punizione che Berisha para miracolosamente. La ripresa comincia con un'errore madornale di Maksimovic che permette a Petagna di arrivare di fronte a Reina, che blocca il tiro centrale del panzer orobico. Al 59' Sarri manda in campo Milik al posto di Hamsik per provare a riacciuffare il risultato. Al 67' Kessie viene espulso per doppia ammonizione, ma il Napoli non sfrutta la superiorità numerica e addirittura subisce al 70' un altro goal, segnato ancora da Caldara che si coordina alla perfezione in zona centrale. Ora Sarri si gioca il tutto per tutto e lancia Pavoletti al posto di Insigne, e Maggio al posto di uno scarico Hisay. L'occasione più importante per riaprire il match è sulla testa di Callejon che si divora di testa un goal fatto. Meriti dell'Atalanta evidenti, ma Napoli parso non troppo determinato, con Hamsik,Zielinski a tratti inesistenti, Maksimovic disastroso. Si salvano Diawara e Mertens.

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