Allo stadio Artemio Franchi, il Napoli di Francesco Calzona non va oltre il pareggio contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano, mancando così la penultima chiamata per l’Europa. Dopo il 2-2 rimediato in terra toscana e la vittoria casalinga del Torino contro il Milan, i partenopei scivolano al decimo posto in classifica, dicendo quasi definitivamente addio alla Conference League.
Come raramente accaduto in questo campionato, il Napoli cede il possesso palla alla Fiorentina (37%), che, infatti, è di molto inferiore rispetto a quello di settimana scorsa (59%). Nonostante ciò, resta quasi sostanzialmente invariato il dato sui tiri (15 invece di 16), così come quello relativo alle occasioni da gol create (10 invece di 13). Rispetto alla gara casalinga persa con il Bologna, il pallone torna a viaggiare troppo lentamente (29.56 km/h invece di 34.24 km/h), tant’è che i due gol dei partenopei nascono da situazioni di palla inattiva. Da segnalare, che quello di Kvaratskhelia è il primo gol su punizione diretta di questa stagione azzurra.
Oltre agli ennesimi 2 gol subiti, che ormai non fanno più notizia, c’è da segnalare la scarsa tenuta mentale del Napoli, che si lascia infliggere un terribile uno due nell’arco di appena tre minuti, proprio come accaduto contro il Bologna. Per adattarla al caso dei partenopei, “le cattive abitudini non muoiono mai”.
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