Impegnato ancora nella lunga riablitazione per recuperare dal brutto infortunio rimediato sul campo della Spal che lo terrà lontano dai campi ancora per qualche mese, Arkadiusz Milik ha rilasciato un'intervista al portale polacco Sportowefakty: "E' stato come l'anno scorso. Ho sentito un dolore forse ancora maggiore, un fisioterapista che aveva visto la gara in differita ha capito subito che si trattava di qualcosa di grave. Facemmo dei test, ma fu come se il mio corpo si difese per evitare brutte notizie. C'era ottimismo, ma il giorno dopo fu tutto chiaro".Ora come stai? "Bene, la riabilitazione prosegue. Passato il primo mese, il peggio è alle spalle. Ora posso dormire normalmente, prima mi svegliavo dal dolore. Ora è tutto più semplice". Una data per il rientro? "Non ho fretta. Si dice febbraio, ma lo farò quando sarò pronto". Hai notato le reazioni in Polonia? "Si, ho sentito il sostegno di tutti: tifosi, compagni di squadra, il club, ho visto che in Polonia prima dell'ultimo match della Nazionale hanno cantato il mio nome. Ogni dettaglio, in una situazione come la mia, è importante".Come quello che ti hanno dedicato Insigne e... Zielinski. "Forse Piotr voleva farsi pubblicità e per questo scambiò la maglia (ride). E' stato un gesto molto bello, poi Lorenzo ha lottato con lo stesso infortunio e mi ha aiutato tanto". Il presidente ha parlato di un possibile prestito al Chievo. "E' una possibilità che considero, ma le decisioni le prenderemo a dicembre e decideremo cosa sarà migliore per me e per il club".
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