Unanime è il pensiero della Tribuna Posillipo, dove numerosi eravamo accorsi per sostenere il Napoli in un momento delicato del campionato, sfidando anche il forte freddo sugli spalti: il nostro allenatore, ben oltre la squadra, ha delle colpe ben precise per questo ennesimo risultato negativo contro la modesta Atalanta. Purtroppo con la morte nel cuore ma con l'esperienza, di molti sostenitori – che hanno oltre sessanta anni di maturata esperienza su tutti i campi di gioco per vedere gli azzurri - dobbiamo constatare che Rafa Benitez, grande allenatore internazionale, non sa interpretare le partite del nostro campionato. Tutti abbiamo urlato di sostituire Britos, quando è stato espulso il giocatore dell'Atalanta e Reja ha effettuato dei cambi per proteggersi. Ormai il difensore, libero da marcature e inutile per il gioco del Napoli, si era ancora sullo zero a zero, e che doveva essere più incisivo in fase di realizzazione, magari con Duvan Zapata. Invece incredibilmente, ha sostituito Callejon che stava giocando molto bene con
Mertens, lasciando in campo invece un non positivo De Guzman. Poi il gol viziato dal fallo evidente di Pinilla su Henrique, che poteva comunque benissimo evitare la “frittata" se avesse semplicemente appoggiato con calma il pallone al portiere stando in vantaggio sull'avversario. Invece ha completato la serata facendola diventare nera per tutti. Questa palese svista arbitrale che ha portato immeritatamente gli orobici in vantaggio ha completato il gelo che è caduto sul San Paolo, ma abbiamo notato che non vi è stata una forte e doverosa protesta dei giocatori azzurri, nei confronti dell'arbitro e dei giudici di linea. Questi erano in ottima posizione per vedere. Tuttavia con onestà bisogna ammettere che lo svarione arbitrale non deve essere un alibi per una pessima gara che il Napoli ha disputato lento in campo senza verticalizzazioni con un Higuain non in giornata e squadra mal disposta dall'allenatore .A detta dei più, il Napoli doveva chiudere la partita molto prima se Rafa avesse fatto a tempo giusto le logiche sostituzioni. Purtroppo implacabile ha seguito una sua logica non più condivisa dai tifosi e i fischi sono stati il naturale "ben servito" di una tifoseria che s'è sentita tradita da un illogico allenatore e da una squadra che non ha più ritmo. Per completare la giornataccia sono giunti i risultati delle dirette rivali che hanno portato il nostro Napoli al quinto posto in classifica dietro alla gazzella Juve, alla risvegliata Roma, alla forte Lazio e alla Sampdoria che ci ha superato di un punto. Per di più abbiamo sempre la Fiorentina alle costole, che ha ottenuto un importante pareggio a Udine. Ieri sera poi il Napoli e l'arbitro hanno perso la testa nel finale con cartellini gialli a go-go, uno è stato per Inler che, diffidato, salterà l'incontro con la Roma. Da mettere in conto l'espulsione, prima di un componente la panchina di Benitez, e subito dopo anche di Rafa, che guarderà dalla tribuna la sfida dell'Olimpico.
Concludendo, il Napoli, con la continuità dei risultati negativi conseguiti in queste ultime giornate, ha forse compromesso in parte, tranne clamorose future smentite, la possibilità di raggiungere la zona Champion's. Se continuerà su questa china di risultati negativi, rischia anche di uscire l'anno venturo dall'Europa League con conseguenze disastrose sul bilancio, sull'immagine e sulla credibilità. Ora arriva in aiuto questa sosta del campionato e alla ripresa giocheremo con le due squadre romane: il 4 Aprile all'Olimpico contro la Roma, e il mercoledì successivo contro la Lazio al San Paolo per la semifinale di Coppa Italia. E domenica 12 aprile a Napoli, arriva la rivale Fiorentina, mentre il giovedì seguente andremo in Germania contro i tedeschi per disputare l'andata dei quarti di Europa League. A questo punto non ci saranno più alibi, il campo sarà inesorabile e ci dirà la verità sulla reale forza della squadra e delle sue possibili ambizioni: "chi vivrà, vedrà”.