Gattuso: “Gara difficile, Brescia avvelenato! Allan si è allenato bene, preferisco l’EL a battere il Barça”

Conferenza stampa di presentazione della sfida con il Brescia per Gennaro Gattuso: 

Allan, Hysaj e Lozano convocati, com'è la condizione della squadra? "Buona, abbiamo lavorato bene. Lozano non è al 100%, ma s'è allenato, con Allan tutto ok, l'avevo detto che non porto rancore, s'è allenato bene, Milik sta meglio".

Partita trappola anche quella di domani? "Fino a martedì c'è tempo per pensarci, la priorità è domani, giocherà la squadra migliore, pensiamo alla partita perché il Napoli con le piccole ha perso 20 punti. Domani sarà come a Cagliari, troveremo una squadra avvelenata, il Brescia dopo mezz'ora della fine con la Juve già parlava di coltello tra i denti per il Napoli. Ci sarà da battagliare come avversario anche come ambiente".

Ghoulam ha possibilità di giocare? "Sta dando continuità al lavoro, spero di vederlo come nelle ultime due settimane, gli manca qualcosa ma è importante si stia allenando con continuità".

Che risposte ha dato Allan? "A voi piace parlare di Allan, ma ci siamo parlati, non porto rancore, e bisogna far parlare il campo e ho visto un grande professionista che s'è messo a disposizione".

Difficile non farsi condizionare da martedì? "Io non sono condizionato, penso solo a domani, poi leggo che loro sono in difficoltà, allora se loro sono in difficoltà noi...".

Entra nel vivo la situazione multe per i fatti del 5 novembre. "Noi pensiamo alle partite, non ci interessa chi vincerà, chi perderà, i giocatori sono professionisti. E' successo il 5 novembre, mica possiamo svegliarci adesso e pensarci. Pensiamo al lavoro, poi vedremo".

Gattuso giocatore riusciva a non pensare a quella importante che veniva dopo? "Io soffrivo solo quando la Juve giocava prima di noi e poi guardavo il tabellone con i minuti che scorrevano, poi altre cose no, pensavo a giocare bene e recuperare, mi dava fastidio solo giocare dopo la rivale".

Europa League o battere il Barcellona, cosa firmi? "Europa League tutta la vita, significherebbe vincere tante partite".

Meglio in questa fase giocare fuori casa? "Io preferisco sempre giocare in casa, ma bisogna annusare il pericolo ed in casa non è accaduto, abbiamo sempre giocato a campo aperto e sbagliato tatticamente":

Su Koulibaly: "Bisogna ascoltare cosa sente lui, inutile metterlo in campo e poi il giocatore si ferma. Abbiamo preferito fermarlo per 7-10 giorni, poi valuteremo come si sente, le sue sensazioni".

Che partita dovrà fare il Napoli? "Sarà simile a quella di Cagliari, non so come giocheranno, ma lasciano 2-3 giocatori sempre in avanti e non dovremo essere presuntuosi, palleggiando bene, perché i loro 3 davanti non lavorano molto in fase difensiva e ti creano difficoltà. Non sarà facile, giocano sulle seconde palle, vanno sul fondo, l'area è piena, servirà attenzione".

Come si lavora sulla testa in vista del Brescia? "Non so poi se si nascondono e parlano quando non ci sono io, ma io non ho sentito parlare di Barcellona, da 3 giorni prepariamo il Brescia, sul Barcellona non ci siamo arrivati, da sabato ne parleremo. Dobbiamo pensare al Brescia, a Balotelli, Lopez, non a Messi, io ho visto la squadra motivata e l'abbiamo preparata bene".

Elmas lo vede esterno sinistro, in un ruolo non suo, davanti ad altri nelle gerarchie? "In nazionale non fa l'attaccante esterno? Parte esterno, poi va dentro quando deve costruire. Io mica lo invento esterno, ha le qualità per farlo, ma se parli con lui preferisce giocare lì più che da mezzala anche se può diventare una grande mezzala".

Politano diverso da Callejon in fase difensiva, gli avversari hanno più spazio. Serve più copertura? "No, deve migliorare lui sulla copertura palla e aiutare con più attenzione, poi sono diversi, è chiaro".

Non ti fidi del Napoli, ma vedi il bicchiere mezzo pieno? "Il bicchiere io ultimamente non lo vedo proprio. Pensiamo alla continuità, ma nel lavoro quotidiano, le partite si vincono duramente la settimana".

Ti dà fastidio parlare ancora del dualismo dei portieri? "Non mi interessa, faccio delle scelte senza andare a simpatia o antipatia. Mi potete dire solo che non sono aziendalista, ma metto chi mi dà più affidamento, ognuno poi vede il calcio in una maniera".

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