Conte: "Vogliono metterci pressione, ma cca' nisciun è fess! Kvara arrabbiato? Lo voglio così"

In vista della prossima partita di campionato contro il Como, l'allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha risposto alle domande della stampa nella sala conferenze del centro sportivo di Castel Volturno.

La conferenza stampa è cominciata con la domanda su come la squadra stia gestendo il primo posto in classifica, un risultato non necessariamente previsto a inizio stagione. Conte ha spiegato: "Stiamo lavorando con serietà. Siamo solo all'inizio e questo è un periodo di assestamento per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse lo dimostra. Per noi è importante aver messo fieno in cascina, ci aiuterà nei momenti più difficili. Crediamo nel nostro percorso e stiamo crescendo sotto molti aspetti, soprattutto tattici. Sono molto soddisfatto del gruppo, è disponibile e ha voglia di imparare".

Riguardo al Como e all’allenatore Fabregas, con cui ha condiviso successi ai tempi del Chelsea, Conte ha commentato: "Cesc ha sempre avuto l’attitudine per diventare allenatore, giocava in mezzo al campo e si poneva molte domande tattiche. Sta facendo un percorso veloce e molto promettente. Il Como è una squadra rivelazione, nelle ultime gare avrebbe potuto fare nove punti. Hanno qualità, giocatori giovani e talentuosi come Fadera, Nico Paz e Perrone, ma anche esperienza con Cutrone e Sergi Roberto. Sarà una sfida difficile".

Parlando dell'importanza degli stadi di proprietà, Conte ha sottolineato come l'Italia sia ancora indietro rispetto ad altri paesi, soprattutto all'Inghilterra, dove ha lavorato: "Gli stadi di proprietà e i centri sportivi sono fondamentali per la crescita di un club. Anche nelle categorie inferiori in Inghilterra ci sono strutture incredibili. Qui in Italia ci sono stadi storici come il Maradona, San Siro e l’Olimpico, che sono riconosciuti in tutto il mondo. Sarebbe importante migliorarli, renderli più accoglienti, ma non sono favorevole a cambiarli completamente. San Siro, ad esempio, è un’icona del calcio".

Su Lukaku, Conte ha parlato della sua condizione fisica, confermando che il giocatore sta lavorando per tornare al massimo: "Romelu sta iniziando a fare gli stessi carichi dei compagni, ma ha bisogno di lavoro specifico perché il suo fisico è diverso dagli altri. Ora sta entrando in buona condizione e, quando è in campo, sposta sempre gli equilibri".

Riguardo alle aspettative per la partita contro il Como, Conte ha evidenziato che la squadra deve continuare a migliorare sotto diversi aspetti: "Lavoriamo ogni giorno per migliorare tatticamente e nella gestione delle situazioni di gioco. Ci sono margini di miglioramento, ma vedo progressi non solo tattici, ma anche caratteriali. I ragazzi stanno crescendo in determinazione e voglia di fare".

Quando gli è stato chiesto se giocare prima rispetto alle altre squadre possa essere un vantaggio, Conte ha risposto con una battuta: "È un vantaggio se vinciamo! (ride). Siamo i primi a scendere in campo, e se vinciamo restiamo in testa. Ogni partita è difficile, ma vincere contro il Como sarebbe molto importante".

Conte ha poi parlato del comportamento di Kvaratskhelia, che è sembrato nervoso durante la partita precedente: "Non so se fosse arrabbiato con se stesso o per i falli subiti, ma ha fatto una buona partita. Era nervoso, cosa insolita per lui, ma questo mi piace perché significa che è coinvolto emotivamente".

Infine, sull’entusiasmo dei tifosi e la loro presenza allo stadio, Conte ha detto: "La passione dei tifosi è una linfa vitale per noi. Vogliamo condividere questa energia e far vedere che diamo il massimo in ogni partita. Napoli ti avvolge, ti regala qualcosa di incredibile, e noi vogliamo alimentare questo legame con i nostri tifosi".

Concludendo, Conte ha parlato della crescita dei suoi giocatori, come Rrahmani: "I giocatori migliorano con me, questo è un dato di fatto. Lavoriamo su tutti gli aspetti, non solo difensivi. Rrahmani è cresciuto molto, ma il merito è di tutta la squadra, che difende e attacca insieme".

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