Il mondo del calcio è ancora scioccato per l'attentato di ieri mattina all'aeroporto di Bruxelles e adesso si sta valutando se sia sicuro far giocare gli Europei che si giocheranno in Francia, paese anch'esso nel mirino dei terroristi. Per il momento, la competizione non sembra a rischio e l'Uefa ha garantito la massima sicurezza per chi assisterà alle partita, ma c'è anche la concreta possibilità di far giocare un buon numero di gare a porte chiuse. A salvarsi da questa tragedia c'è il centrocampista della Roma Radja Nainggolan che ha rivelato alla Gazzetta dello Sport come ha evitato di rimanere coinvolto nell'attentato: "Dovevo essere all'aeroporto ma per fortuna sono ad Anversa e a Bruxelles non sono mai arrivato. Si respira paura anche qui, i telefoni non funzionano e gli spostamenti sono impossibili. Se non avessi avuto un impegno con lo sponsor mi sarei potuto trovare proprio lì per rispondere alla chiamata della Nazionale. Dopo le esplosioni all'aeroporto mi sono detto 'qui ora ne arrivano altre' ed è andata così. Il mio timore era che potessero colpire anche Anversa. Cosa può fare il calcio? Non lo so, amo il calcio, ma vorrei non ci fossero rischi. L'Europeo a porte chiuse? Sarebbe triste. Gli stadi vuoti non sarebbero un messaggio di pace".
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