Riportiamo un comunicato stampa da parte degli operai Fiat di Pomigliano:
Agli operai Fiat di Pomigliano d’arco il licenziamento per danno
d’immagine
al dipendente Higuain libertà di denigrare l’immagine del Calcio NapoliNella conferenza stampa di presentazione di Higuain, il giocatore juventino,
alla presenza dei massimi rappresentanti societari degli Agnelli, ha
attaccato duramente il Presidente di una squadra avversaria, Aurelio De
Laurentis, additandolo come personaggio odioso e principale responsabile
della scelta del giocatore argentino di lasciare il Napoli.
Stiamo parlando della conferenza stampa più attesa dell’anno in ambito
sportivo, seguita da tutta la stampa europea, che ha suggellato il passaggio
societario del centravanti più forte del mondo.
La conferenza stampa è avvenuta in pieno calciomercato e il danno
d’immagine arrecato alla società calcio Napoli è oggettivamente molto
serio. Un calciatore importante può essere indotto a trasferirsi nel calcio
Napoli se il giocatore più rappresentativo descrive il Presidente di quella
squadra come un pessimo personaggio?
E’ legittimo che durante la conferenza stampa di presentazione di un
proprio dipendente si acconsenta ad attaccare così duramente una società
concorrente?
Anche noi siamo dipendenti Fiat, la stessa azienda che nei fatti controlla la
Juventus, licenziati perché in quanto cassintegrati abbiamo solidarizzato
con altri operai Fiat che sotto il peso della miseria della cassintegrazione
non hanno retto e si sono tolti la vita.
Abbiamo inscenato una protesta esponendo un manichino di un finto Marchionne
che si toglieva la vita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla catena
dei suicidi avvenuti tra gli operai di Pomigliano D’Arco.
La Fiat ci ha licenziato per violazione dell’obbligo di fedeltà
all’azienda. Nella sostanza la Fiat ci accusa di aver procurato un danno
d’immagine all’azienda tale da ledere l’obbligo di fedeltà al quale,
secondo la Fiat, gli operai sono tenuti. Si tratta di una forzatura giuridica
senza precedenti che ha spinto infatti molti intellettuali e artisti, tra
cui, Alessandro Arienzo, Erri De Luca, Ascanio Celestini, Moni Ovadia,
Daniele Sepe, Maurizio Ferraris, Ugo Maria Olivieri, Roberto Esposito, Luigi
De Magistris, Guido Viale, Luciano Canfora e tanti altri a promuovere un
appello a sostegno della nostra causa e più in generale a difesa della
libertà di critica dei lavoratori, principio costituzionalmente garantito
(https://nolicenziamentiopinione.wordpress.com/).
Quello che ci chiediamo è questo: come è possibile che gli Agnelli abbiano
lasciato così tanta libertà al dipendente Higuain, pagato 15 milioni di
euro l’anno, a denigrare l’immagine di una società concorrente, di cui
fino a pochi giorni fa era la bandiera e verso cui è legato dall’obbligo
di riservatezza, e abbiano invece licenziato un gruppo di operai di
Pomigliano il cui salario da cassintegrati è di circa 800 euro al mese per
aver semplicemente e legittimamente protestato per la condizione miserabile
in cui si trovano?
Napoli, 30/07/2016
Mimmo Mignano, Antonio Montella, Marco Cusano, Massimo Napolitano, Roberto
Fabbricatore
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