L’inganno più atroce

Chi ha voglia di non fermarsi alla superficie delle cose, di non accontentarsi dei ragionamenti su chi sia mai il colpevole del disastro Napoli? Su quelli che, qui e ora, hanno vinto e su quelli che hanno perduto, perché bisogna rendersi conto del fatto che questo 0-2, a opera della Fiorentina, chiude definitivamente un’epoca. D’ora in poi non sarà più possibile, per chissà quanto tempo, immaginare cambiamenti sostanziali e nuovi cieli azzurri: ricordate quel campionato incollati alla Juve, con novanta e passa punti? Bene, dimenticatelo. Ora come ora dovrebbero chiedere tutti scusa ai tifosi, a partire da De Laurentiis. Ridurre così la squadra che meritava lo scudetto 2018 è stato un sacrilegio. Diventa imbarazzante commentare una partita pessima, senza senso e senza logica. Il Napoli é diventato soltanto un refuso del gioco del calcio. Va in campo senza nessuno che possa far gol, ci resta con difensori che sono indifendibili. A questa squadra pesa ogni cosa, ogni azione, ogni movimento. Con questo Napoli finisce male tutto. Come col San Paolo, che compatto nel fischiare quella che una volta era una squadra, che non sa più vincere, nemmeno a Fuo- rigrotta, nel suo fortino, dove ha perso le ultime quattro  partite (Bologna, Parma, Inter e Fiorentina). Rino Gattuso dovrà fare i conti col suo lavoro, tenendo conto delle difficoltà oggettive che l’attenderanno nei giorni a venire. Il vero problema sta nelle individualità, nei tanti errori commessi che hanno spianato la strada a molti, Chiesa e alla Fiorentina compresi: è stata davvero dura marcarli per Manolas e Di Lorenzo. E poi, la mollezza di Fabian Ruiz, elefantiaco nei movimenti; la lentezza di Calkejon, sempre e soltanto alla ri- cerca di movimenti, che gli riescono pure male. E quella debolezza nelle conclusioni gli è costata l’ennesimo flop. Da quella famosa sera dell'ammutinamento, il Napoli ha accelerato la sua dissoluzione. É chiaro che qui non c’è allenatore che basti, se non si ferma il contenzioso (multe e azioni civili) in atto tra i calciatori e il club.   Perché s’é raggiunto il limite invalicabile, dove tutti sono indegni. E la questione Napoli inizia a diventare sporca sul serio. Ecco perché ci sentiamo tutti come quel bambino che, sugli spalti, versava lacrime attraverso i suoi occhi gonfi di delusione.

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