Vittoria astuta come quelle della Juve

Il sottile piacere di non lasciare scappare la Juve, vincendo come s fare la Juve: minimo sforzo, massimo risultato. È successo ieri a Palermo e la vittoria porta con sè un po' di belle cose. La Juve è forte come sempre e come l'anno scorso (ha solo tre punti in meno) e il Napoli è più forte di sempre con i suoi dicisette puni in più. Si potrebbe dire che questo Napoli oltre ad avere piedi agili e di qualità ha pure la testa quadrata. Perché gestire una partita, come quella di Palermo, protetti da un solo gol, è segnale d’inversione di tendenza per chi, come il Napoli, sa vincere aumentando la dose di gol. Tenuta mentale, ecco quel che forse mancava alla squadra tutto attacco e avventura. Perché andare in trasferta, sapendo di dover vincere per rispondere alla Juve e giocare con quella calma, senza alcun tentennamento, non era facile. Si potrebbe dire che non è stata una prestazione spettacolare, ma stavolta la giustificazione c'è tutta. Napoli, con carattere e qualità, con uomini che sanno sempre fare la scelta giusta. Ecco perché si sta confrontando con un colosso che tenta di vincere il quinto scudetto consecutivo, impresa che le riuscì solo negli anni Trenta. La Juve ha smantellato una squadra finalista di Champion, acquistato una decina di giocatori, cambiato gioco. Ha perso tempo, ha saputo provare e riprovare, s’è rifondata in corsa. Sono meriti innegabili. Come quelli di Sarri e dei suoi giocatori: vanno ben oltre le attese. A nove partite dall’ultima giornata la volata è cominciata: Napoli e Juve spalla a spalla. Chi se lo aspettava appena sette mesi fa? Forse, oltre i bookmakers che lo “sottoquotavano”, nemmeno il Napoli avrebbe scommesso un penny.

Insomma, in questo finale di campionato c'è un solo tema: allenatore e squadra sono stati finora capaci di sfidare la Juve. Un’impresa. La lotta al vertice è tutta qui, gli altri sono stati oscurati. Si è appena esclusa la Fiorentina. In un cerchio di luce riflessa rimane la Roma. Eppure corre, si danna, vince, fa punti, tuttavia resta lì, lontana ben cinque lunghezze. Il resto del match del Napoli è qualche rimpianto per non aver approfittato degli spazi lasciati dal Palermo e quindi non aver chiuso prima il match. Ma tant’è, da sabato l’aria in alta classifica diventerà elettrica: c’è Roma-Inter e innanzituuto c’è il derby di Torino. Chi fermerà la Juve?

 

Dislike non mi piace
0

Calciomercato

Le Opinioni

Serie A

Scroll to Top