La storia si ripete in quel di Nyon. Alexandre Frei, ambasciatore della finale di Europa League che si terrà a Basilea, dalle urne ha estratto il Napoli come avversario del Villareal per i sedicesimi di finale della seconda competizione europea. Uno scherzo del destino. I due team si affronteranno per la quinta e sesta volta nella loro storia. Il primo precedente risale al 2011 quando al San Paolo gli azzurri non riuscirono ad affondare il sottomarino giallo di Pepito Rossi. Nel match di ritorno in Spagna i padroni di casa si imposero per 2 reti a 0 e il Napoli salutò il sogno dell'Europa League. Nello stesso anno, ma stagione successiva, l'urna li mise nello stesso girone di Champions e i partenopei risiedevano in quarta fascia. Era l'anno della crisi per gli spagnoli con Giuseppe Rossi all'inizio della sua crociata di infortuni. L'andata e il ritorno finirono con il Napoli vincente per 2 reti a 0 e con capitan Hamsik marcatore in entrambe le gare. Da quei giorni le due compagini sono cambiate: il Villareal è rinato più forte e solido dopo la retrocessione della stagione 2012/2013 e ad oggi gioca il miglior calcio spagnolo (dopo il Barça) ; il Napoli è cresciuto toccando vette inattese in campionato e Champions. Oggi gli azzurri esprimono il miglior gioco in Italia e gli attori di quell'undici titolare, che affrontò il Villareal, sono cambiati tutti (in meglio) ad eccezione di uno soltato: la bestia nera Hamsik. Ieri Cavani, Gargano e Aronica, oggi Higuain, Allan e Koulibaly. Resta, però, il discorso di una favola giunta al terzo atto e che dovrà vedere un solo vincitore. Come si dice a Napoli dopo una vinta e una persa: "sadda fa a bell"
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