Una traccia da seguire

Troppe cose: una squadra senza pudore (sportivo) , povera d’animo e senza professionalità, l’ira fin troppo repressa, ancorché legittima della gente del Maradona e di quella di tutti il Napoli, una

«baraonda» che si è scatenata intorno e nel Napoli, segnali di un calo che viene da lontano , di cui ci si sarebbe dovuto occupare in tempo . Cercando di individuare, come forse sta accadendo adesso, e proteggere quel che rimane di un Napoli che è stato demolito a colpi di piccone. Cosa resta di quegli anni dei miracoli? Che rimane di uno scudetto conquistato da una straordinaria alchimia squadra allenatore e di un trend Europa sempre in ascesa? Sul quel prato del Maradona non c’è altro che un grumo di delusioni e un mucchio di imperdonabili errori di strategia calcistica e anche industriale. Un club che s’è fatto prendere dall’ agitazione, accumulando uno smacco dopo l’altro, e ha soltanto prodotto sconfitte e un’ammucchiata imbelle di calciatori. E ora? Non resta che tirarsi su le maniche e ricominciare con un filo logico che leghi azienda-staff tecnico-squadra. Ognuno con competenze e ruoli ben definiti, solo così ci si rinforza sul mercato e si ricrea un Napoli che sa di essere e sentirsi il Napoli.

Il Bologna ha vinto una partita che era già finita, ha dimostrato cosa sia la chimica di un gruppo e quanto un allenatore, al quale è stato consentito  di esprimersi al meglio, possa contare per crescere e vincere. Sì, il Bologna non solo ha stracciato l’ultima carta di credibilità che rimaneva Napoli, ma ha lasciato soprattutto una traccia per ricostruire presto e bene.

Dislike non mi piace
0

Calciomercato

Le Opinioni

Serie A

Scroll to Top