Spalletti: “Così vincono le squadre che vogliono a tutti i costi i tre punti”

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria di questo pomeriggio maturata contro l’Empoli al Maradona; di seguito le sue parole e gli argomenti trattati.

 

Vittoria in una gara, tra le altre cose, ruvida

“Così vincono le squadre che vogliono a tutti i costi i tre punti, l'importanza dei tre punti non è data dal valore dell'avversario ma dal dove tu vuoi arrivare. L'hanno vinta meritatamente e il gol lo abbiamo fatto, al di là del rigore netto. La gara è stata complicata perchè loro sono una squadra tosta, che sono dentro alla loro dimensione. Mario Rui e Di Lorenzo hanno fatto una grande gara, hanno fatto cento volte il lavoro di essere in difesa ma anche in attacco".

 

Era un match che nascondeva delle insidie 

"La squadra non si è fatta travolgere dal nervosisimo per il gol che non arrivava. Quando giochi contro il Napoli diventa qualcosa di eccezionale se riesci a fare una buona gara".

 

L’importanza del cambio Politano-Lozano 

L'addizione delle qualità di 22 calciatori fa di più dell'addizione delle qualità di 11 calciatori. Se lo imparano, senza dar conto a quello che dice il cugino o l'agente, io faccio così lo stesso. Se vorranno spartire i meriti alla fine, ben venga. Il calcio è cambiato, non è più la stessa cosa. Si rigioca sabato alle 3, la terza gara in sette giorni. Da qui a sabato ci sarà chi non recupera, quindi ci sarà da fare dei cambi. Quello che si mette si spera che vada ancora meglio".

 

In fase di recupero palla c’è stato un grande lavoro da parte di tutti 

"Se sei feroce nella riaggressione loro non trovano la possibilità di distendere il loro sistema, se gli fai portare palla diventa tutto più difficile. Loro hanno tirato in porta alla fine dove abbiamo perso palla noi, la difesa lì ci può far meno. Se recuperi alto diventa più facile fare la fase difensiva".

 

Ha fatto il pensiero di giocare con la doppia punta?   

Simeone è arrivato da ultimo, non è che abbia potuto lavorare per trovare equilibri tattici per giocare con Osimhen. Di fatto sono due prime punte, sicuramente riempiono di più l'area però l'aggiramento diventa più difficile".

 

Zanetti lo ha elogiato. Crede di essere in quel momento della carriera? 

Non penso di essere nel momento della mia carriera, non so rispondere. Non sono quello lì".

 

Questa squadra ha dimostrato anche di saper lottare 

“Quest'anno siamo migliorati molto sotto l'aspetto fisico. Non perchè si sia cambiata la squadra, ma perchè i ragazzi a forza di parlarne hanno cambiato questa condizione. Lo vedo negli allenamenti, sto vedendo quell'atteggiamento lì. È quello che ci vuole in ogni situazione, questo fa capire le intenzioni della squadra a prendersi delle responsabilità".

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