Sapere essere primi

Si assottiglia in una sola notte il mainstream del calcio italiano. Già, perché né Inter e né tampoco Juve riescono a essere leader in Italia e in Europa. Che è pane per i denti di Milan e Napoli, pronti per dare vita domenica al match dei match. Ed è proprio la Champions, l’ideale pista di lancio per la Spalletti band, per quel gruppo di outsider, da Raspadori a Kvara, a caccia di un nuovo status. È così che  l’allenatore dalla retorica spiccia  sta reinventando, partita dopo partita, il Napoli. Sì proprio quel Napoli uscito dai grandi e pesanti addii e, nonostante perplessità e malumori, ora vive la stagione dei primi nel girone di Champions e pure in campionato, anche se in un ristretto condominio.

La notte di Glasgow dice questo e anche altro. Spiega che il mix dei nuovi (Kim, Kvara Simeone etc) produce effetti, sino ad ora, insperati. Che il gruppo Napoli, quando vuole e può, diventa autorevole e sicuro di se. Pure, come stanotte, sbagliando due rigori su due. Ed è stato proprio allora che, iInvece, la forza di reagire della squadra e i cambi millesimati di Spalletti sono venuti alla luce e hanno chiuso la partita. Insomma, l’amo era in acqua, bisognava aspettare che il pesce abboccasse.

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