Ha bruciato e anche tanto la sconfitta del Napoli a Genova contro la Sampdoria, in una partita che rappresentava per molti versi una sorta di "cambio" dal vecchio per fare spazio al nuovo. Fuori due elementi imprescindibili come Hamsik e Callejon, un'utopia non vederli in campo ai tempi di Sarri, dentro la freschezza di Diawara e l'estro di Verdi che però sono rimaste nascoste, insieme a tutta la fame di vittoria della squadra nelle prime due partite di Serie A. Un 3-0 che per molti non è un semplice caso e il merito alla Sampdoria va dato in pieno per averla preparata alla perfezione, ma per la Napoli calcistico, questo risultato sa tanto di allarme e lo deve essere anche per Carlo Ancelotti, tra i primi indicati tra i responsabili di questa sconfitta. Nel post gara, l'ex tecnico di Real Madrid e Bayern Monaco ha individuato il problema che non è di natura tecnica o tattica: "Dobbiamo cercare di avere un altro atteggiamento, soprattutto all'inizio delle partite. Nel secondo tempo - ha spiegato Ancelotti - è stato totalmente diverso. La squadra ha reagito, non siamo riusciti a riaprirla e il terzo gol ha chiuso definitivamente la gara. Non è una questione tattica o tecnica -- ha detto ancora il tecnico azzurro - ma di atteggiamento, se perdi i contrasti o le seconde palle, diventa difficile. Se l'atteggiamento non è giusto non si possono fare miracoli. Il nostro campionato non cambia - ha concluso - la prossima sarà contro la Fiorentina".
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