Il bomber azzurro, Victor Osimhen, ha rilasciato una lunga intervista a Pulse Sport, nella quale ha affrontato vari temi, dalla nomina per il pallone d'oro 2023 ai temi inerenti alla sua nazionale.
Ecco quanto evidenziato:
"Non essere andati all'ultimo Mondiale è stata una delusione tremenda per tutti. Era una cosa a cui tenevamo davvero molto sia noi che tutto il popolo nigeriano. Sono convinto che se fossimo andati in Qatar avremmo potuto fare davvero bene perchè individualmente abbiamo grandi qualità. Purtroppo non è andata così. La vita è anche questo, bisogna accettarlo e andare avanti sempre.
La nomination per il Pallone d'Oro? Ringrazio Dio, si tratta di un sogno che cullavo fin dall'infanzia. Raggiungere questo traguardo è davvero molto importante per me e tutta la mia famiglia. Si tratta di un qualcosa che prima vedevamo soltanto in TV. Poter essere tra i grandi ripaga il duro lavoro che ho fatto, sono davvero felice di questo. Devo ringraziare chi mi ha sostenuto e chi mi ha dato fiducia nel poter portare avanti il mio gioco. Sono contento, ma c'è ancora tanto lavoro da fare.
Vincere il premio come miglior calciatore africano significherebbe molto per me. Ricordo nel 2015, quando ho vinto il premio come miglior giovane africano dell'anno, sul podio dei big andò Pierre-Emerick Aubameyang. Da quel momento in poi, ho sempre sognato un giorno di poter salire anch'io sul gradino più alto. Sarebbe davvero qualcosa di prestigioso.
Non credo di poter superare una leggenda come Rashidi Yekini, parliamo di uno che ha fatto la storia sportiva di questo Paese nonché della nazionale di calcio. Essere però in grado di poter seguire le sue orme è uno stimolo. Penso di avere nelle corde i suoi numeri, cerco di aiutare il più possibile la squadra. Non penso come ad un'ossessione il fatto di superare questo record di gol. Se arriva bene, altrimenti aiuto la squadra che viene prima di tutto".
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