Due anni dopo l’ultima volta, il Napoli, questa volta guidato da Antonio Conte, riesce a sbancare San Siro ai danni del Milan allenato da Paulo Fonseca. Le reti di Lukaku e Kvaratskhelia consentono ai partenopei di vincere il primo big match stagionale, dopo il pareggio con la Juventus, e tenere salda la testa della classifica. Molto male i rossoneri, che vedono il Napoli capolista distante già ben 11 punti.
Rispetto alla difficile partita con il Lecce tutto chiuso nella propria metà campo, durante la quale ha comunque imposto il proprio dominio sugli avversari, il Napoli arriva al tiro in molte meno occasioni (9 invece di 24), centrando la porta difesa da Maignan appena 4 volte, l’esatta metà di quelle della partita precedente. Non a caso, i partenopei fanno anche registrare un xG (gol previsti) decisamente inferiore: 1.14 invece di 2.40, un numero comunque superiore a quello fatto registrare dal Milan (0.65).
Nonostante le 11 occasioni da gol e i 13 tiri concessi – di cui 5 verso lo specchio della porta difesa da Meret –, entrambi dati in leggero aumento rispetto alla partita con il Lecce, rispettivamente 10 e 11, il Napoli raramente concede al Milan di tirare da posizione pericolosa. Dei 13 tiri tentati dai rossoneri, infatti, circa la metà (6) sono arrivati da fuori area.
Drasticamente in calo, invece, il dato sui palloni recuperati (27 invece di 39), di molto inferiore anche a quello fatto registrare dal Milan (36), che racconta di una certa sofferenza patita dal centrocampo partenopeo, soprattutto nella fase centrale del match.
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