Dopo la debacle alla prima di campionato contro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti, il Napoli di Antonio Conte si rimette subito in carreggiata e asfalta per 3-0 il Bologna di Vincenzo Italiano, conquistando i primi tre fondamentali punti in ottica Champions. Partenza col motore ingolfato per i rossoblù orfani di Thiago Motta, che hanno racimolato appena un punto in due partite.
Rispetto alla trasferta di Verona, il Napoli tiene il baricentro più basso di almeno 7 distanze, posizionandolo, mediamente tra primo e secondo tempo, a 49,24 metri dalla porta, il che garantisce una maggiore solidità difensiva: sono soltanto 6 le occasioni da gol e appena 2 i tiri in porta concessi agli uomini di Italiano. Impegnato in così poche situazioni, diventa possibile per Alex Meret tenere la propria porta inviolata per la seconda volta in stagione, dopo quella con il Modena in Coppa Italia.
Ad un minor possesso palla (39% invece 71%), corrisponde, incredibili a dirsi, una maggior pericolosità: i partenopei creano 16 occasioni da gol e in altrettante situazioni arrivano al tiro – rispettivamente 6 e 2 in più rispetto alla trasferta di Verona –.
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