Lo scudetto tradito

Il Napoli lo hanno fatto sparire i suoi protagonisti, quelli che oggi sono solo gli avanzi dell’indimenticato scudetto del 2023. Perché il suo fantasma cominciasse a inquietare le coscienze di molti, è bastato vederlo in campo già nell’apertura di questa stagione, dove tutti i traguardi, anche i più banali e abbordabili, sono crollati subito uno dietro l’altro, come birilli. Dissoluto nella sua mancanza di agonismo, inutile tecnicamente in tutti i suoi stravolgimenti tattici, così come in quella imbarazzante girandola di allenatori, sino ad arrivare all'ultimo in ordine di tempo: il tenero, spaesato Calzona. Questo elenco di doglianze rimarca come sia stupefacente accorgersi solo ora - dopo lo “scuorno” di Empoli, come titola Il Mattino - di quanto il Napoli faccia penare.

Da tempo è una squadra che fugge da se stessa. Stanca, disillusa, sbandata. Si trascina per il campo.

Più apprende che può qualificarsi per una coppa europea, più si piega sulle gambe. Più sente la presenza del suo pubblico, più si deprime. Più prende gol balordi, 41 fino a ieri, prima smette di contarli. Aspetta solo le partite che mancano e accumula sconfitte: ben dieci. Tranquilli, ancora poco e quest’incubo sarà finito per tutti. L’annata nera, fatta di troppi inganni, promesse mancate, acquisti fantasma segnerà per sempre la storia del Napoli, abbandonato a se stesso nella penosa stagione di uno scudetto tradito. 

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