Il problema non è la notizia data in anticipo dalla Gazzetta dello Sport, il problema è la squalifica di Higuain e il problema più grande è il “doppiopesismo” nei giudizi arbitrali. I colleghi della Gazzetta hanno fatto il loro lavoro: le notizie si pubblicano, belle o brutte che siano, in qualsiasi angolo del Paese, perché questo è il mestiere dei giornalisti e così ce lo hanno insegnato a fare. Scandalizzarsi per un’anticipazione, è sentirsi un po’ orsoline e un molto struzzi. La questione riguarda, però, le fonti: chi ha passato il referto? E perché lo ha fatto? E perché prima della sentenza? Il dilemma è di lunga durata e non riguarda solo il mellifluo mondo del pallone. Ma andiamo avanti: Higuain è stato fermato con una decisione chirurgica: quattro giornate, gli sono state amputate le due partite più importanti. Lo stesso reato, chiamiamolo così tanto per capirci, è stato giudicato in maniera diversa per la cosiddetta “testata” di Bonucci (un turno di stop) e sulle sue frasi non certo riguardose nei confronti di Rizzoli. E poi: se Higuain è colpito da una sanzione così dura, come e chi spiegherebbe di che pasta è fatta questo Irrati che ha arbitrato pure Bologna-Juve? E che ha consentito a Bonucci (che era diffidato) di non essere ammonito per un fallo da dietro su Destro. Cari amici, questi sono fatti, non alibi e nemmeno lamentele. E spiegano molto, ma molto bene che quanto più grande è il potere, tanto più pericoloso è l’abuso.
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