La sconfitta a Palermo "Ci può stare"

Trasferta ostica e squadra in gran forma, andare al Barbera e fare risultato contro il Palermo non è cosa facile, non lo è mai stata, figuriamoci ora che Zamparini si ritrova due fenomeni come Vazquez e Dybala. Troppo pessimisti quei tifosi che si piangono addosso e cominciano a sgretolare un lavoro che resta comunque ottimale: il Napoli è primo per punti fatti nel 2015, come lui solo la Juve, ha rosicchiato punti ai giallorossi e distanziato le altre concorrenti al terzo posto. Sul modo in cui è maturata la scoppola di Palermo possiamo discuterne. Su Rafael si sono sprecati aggettivi e definizioni, ma a questo punto bisognerebbe dubitare anche del 'metodo Benitez'. Quel metodo che ha fatto risollevare Hamsik e Insigne potrebbe anche funzionare alla lunga per il portiere brasiliano, ma un conto è applicarlo con un trequartista o un attaccante, altra cosa è farlo con il portiere. Se Hamsik sbaglia un passaggio l'avversario si trova comunque a minimo 35 metri dalla porta, se Rafael buca parliamo di altro. Di accanimenti sul numero 1 azzurro se ne sono perpetrati anche troppi, quindi passiamo ad altri... Britos e Albiol? La formazione azzurra dà spesso l'impressione di essere un'auto con l'anteriore di una Ferrari e un posteriore di una 500. Pare assai ovvio che in un campionato con molte curve a gomito (vedi Palermo) prima o poi alla macchina di Benitez sbandi il posteriore. Forse la serata no di tutto il Napoli non avrebbe comunque consentito di portare a casa i tre punti, ma almeno un solido 0-0 (difesa permettendo) non avrebbe fatto ritrovare un minimo sorriso a Roma sponda giallorossa che ormai piange da un po'.
[Leonardo Vivard]
Twitter: @LeonardoVivard
 

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