La Gazzetta contro Sarri: "Chi non si declina al suo gioco, fa la fine di Gabbadini"

Continua la notte fonda del Napoli dopo la debacle contro l'Atalanta. Gli azzurri hanno messo in campo la peggior prestazione della stagione e nessuno è esentato da colpe. Metti i vari impegni ravvicinati, il terribile ciclo che il Napoli affronterà nelle prossime settimane, ma l'ampia rosa a disposizione condanna in particolar modo Maurizio Sarri, reo di non aver utilizzato Milik e Pavoletti che sono disponibili, o addirittura l'oggetto misterioso chiamato Marko Rog. Nell'edizione odierna, la Gazzetta dello Sport ha voluto in particolar modo soffermarsi su Sarri e il mancato utilizzo delle punte, ma in particolar modo sull'addio che lui ha voluto per quanto riguarda Manolo Gabbiadini, grande protagonista con il Southampton: " Doppietta di Manolo Gabbiadini, a fine gennaio scaricato con freddezza dal Napoli, su input dell’allenatore. Era proprio necessario che De Laurentiis cedesse Gabbiadini? Sì, Sarri dell’attaccante bergamasco non sapeva più che cosa farsene, l’aveva confinato nel limbo degli indesiderati e non gli parlava più. Comunicazione minima, anche se non ci sono tracce di indisciplina, Gabbiadini si è sempre comportato in modo corretto. Sarri però non lo riteneva adatto al suo gioco e lo impiegava a ritagli, senza continuità. Via «Gabbia», è arrivato Pavoletti, costato 18 milioni e fin qui soggetto misterioso: tanto valeva tenersi il predecessore. Sarri se ne frega, scusate l’espressione, dei giocatori che non declinano al meglio il suo gioco. Li emargina o li tiene fuori finché non ritiene che siano pronti [...]" 

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