Insigne tra scudetto e Nazionale, passando per il rinnovo con il Napoli

Il futuro è adesso. E’ davvero il caso di dirlo per Lorenzo Insigne che si appresta a vivere da assoluto protagonista questo finale di stagione con il Napoli, ma non solo. Il sogno scudetto, le trattative per il rinnovo con la sua squadra del cuore ed il desiderio, mai nascosto, di partecipare ai prossimi europei di Francia con la Nazionale.

GENERAZIONE 90 – Insigne, classe ’91 da Frattamaggiore, sogna di poter regalare a sé stesso ed a tutti i tifosi azzurri nati, come lui, dopo il 1990 una vittoria memorabile. Il sogno è lì a portata di mano. La caccia alla Juventus riprenderà domenica contro il Genoa al San Paolo. Al Grifone, Lorenzino ha già segnato un gol con la maglia del Napoli nel rocambolesco successo per 4-2 ottenuto dagli azzurri al Ferraris nel novembre del 2012. In quella stagione, la prima in Serie A, Insigne realizzò 5 reti in 37 partite che, tutto sommato, contribuirono al raggiungimento del secondo posto in classifica del Napoli di Mazzarri. Oggi, invece, le marcature di Lorenzino in campionato sono già 11, mentre 10 sono gli assist: numeri che testimoniano l’ormai avvenuta maturazione calcistica del talento italiano più cristallino della new generation.

IL TOTTI AZZURRO – “Gli auguro di diventare quello che per la Roma è Totti”. Parole e pensieri del presidente De Laurentiis che più volte ha ribadito questo concetto a proposito di Insigne. La ferma volontà del numero 1 azzurro è proprio quella di voler fare dello scugnizzo di Frattamaggiore il nuovo simbolo del club, in un epoca in cui ormai le bandiere calcistiche non esistono più. Una chiara dichiarazione d’intenti che non sembra incontrare le resistenze dell’entourage del calciatore, che al netto delle proposte ricevute da alcuni club esteri, è già al lavoro per il rinnovo (con adeguamento verso l’alto dell’ingaggio) dell’attuale contratto che lega Insigne al Napoli fino al 2019.

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL TALENTO –  Nel biennio di gestione Conte, Insigne quasi mai è stato a disposizione del Ct. A tre mesi dagli europei, la sensazione (forte) è che fare a meno di Insigne per questa Nazionale, mai come oggi povera di talento, sia praticamente impossibile. L’attaccante partenopeo, nonostante stia disputando la sua migliore stagione, pare non abbia ancora convinto del tutto Conte che continua a preferirgli i suoi “fedelissimi”. In caso di convocazione, per Insigne si tratterebbe, a soli venticinque anni, della seconda partecipazione ad una grande manifestazione con la maglia della Nazionale, dopo i mondiali del 2014.

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