Il Napoli e l’arbitro s’arrendono alla Juve

C’è da disperarsi per questo terzo capitombolo? Dopo Real Madrid, Atalanta anche la Juventus passa sulle disgrazie del Napoli. C’è qualcosa che non funziona più, neppure se ci si mette tanta buona volontà nel capire quali vuoti di gamba e di testa affliggono i ragazzi di Sarri. Però – e c’ è sempre un però quando il Napoli gioca ( o almeno ci prova) contro la Juventus – le cose non sono andate proprio sul filo della regolarità. E questo dubbio legalitario assale quando tocchi con mano – oltre che con la vista – la partita, nella partita, dell’ “arbitronzolo” di turno. Ovvero Paolo Valeri,  che da arbitro inadeguato, nell’incertezza, favorisce sempre la Juventus. Un miscuglio di inesattezze, pressapochismo, sguaiataggine tecniche che assommano rigori falsi fischiati con malevola puntualità e rigori veri negati con il piglio di chi ha affanni mentali.  Che dire? Ormai, comanda la mediocrità.

Fin qui l’ ”arbitronzolo”, poi c’è il Napoli - che al di la della dura polemica con Valeri – è tornato a essere una specie di albero natalizio che fa dell’intermittenza la propria dote.  Infiamma , nel primo tempo, con il gol bello e possibile di Callejon, si abbandona, poi, al vasto repertorio delle figuracce difensive che purtroppo vedono in prima fila quel Kalidou Koulibaly, che sembra tornato dalla Coppa d’Africa come preso da uno “stralunamento” progressivo.  Peccato che nella brutta notte del Napoli ci si infili pure Reina con quel volo da rondine affetta da labirintite sul gol di Higuain. È finita 3-1, come col Real, ma a Madrid c’era la forza prorompente della squadra; a Torino c’è stata la debolezza del Napoli e lo strapotere dell’”arbitronzolo” di turno.

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