Il coraggio di rischiare

Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Non incominciamo con la solita tragedia alla prima caduta di campionato perché siamo solo alla settima giornata e la Juventus non è un miraggio, non si può cambiare pensiero e far passare questa squadra da pretendente al titolo a rosa fatta di broccchi. Un stop ci può stare, avremmo preferito con una squadra diversa dall'Atalanta, ma è ingiusto condannare Sarri e i suoi ragazzi dopo aver fatto vedere all'Europa che conta un calcio spettacolare, fresco e bello da vedere. L'unica critica che al massimo si può fare al tecnico toscano (ma il tempo darà ragione all'uomo in tuta e me lo auguro io stesso) è quella di non aver ancora utilizzato a pieno l'ampia rosa costruita e messa a disposizione per qualsiasi evenienza. Alziamo le mani sul fatto che Diawara non ha mai fatto una preparazione da inizio stagione e deve apprendere a pieno i meccanismi tattici. Non lo vogliamo contraddire sul percorso di Rog e mai ci permetteremo di chiedere il motivo per non aver fatto giocare anche un pò prima Maksimovic, ma una cosa la si deve dire: nel calcio si vince anche rischiando. L'esempio lampante è proprio Maksimovic che non avrebbe ancora esordito senza l'infortunio di Albiol (e forse senza quello di Chiriches), ma è stato messo nella mischia e nelle sue prime presenze ha chiuso con prestazioni limpide, con pochissime sbavature e qualche convinzione in più per Sarri. A Bergamo, Hamsik non era lucido e già da qualche partita dava l'impressione di dover rifiatare, ma perché non provare Zielinski con i compiti del capitano e Allan a proteggere il centrocampo? Jorginho non sta ripetendo il fantastico inizio della passata stagione e contro l'Atalanta ha sbagliato troppo, perché non provare a giocarsi il tutto per tutto e cambiare la cabina di regia con l'inserimento di Diawara, valutando a giochi fatti il suo apprendimento? Giaccherini e Rog non li mettiamo in questo discorso perché il primo sta ottenendo il suo spazio con il passare delle partite, mentre per il giovane croato forse è meglio aspettarlo e dargli ancora un po' di tempo per capire il nostro calcio. Anche Hysaj era in estrema difficoltà e sbagliava cose semplici, non da lui, perché non ripetere la staffetta con Maggio come avviene prima e dopo la partita di Champions? Ora è facile giudicare a cose fatte, sarebbe stupido non pensarlo, però questa non è assolutamente una critica al gioco di Sarri e guai a toccare il lavoro dell'allenatore toscano da questo punto di vista, ma l'anno scorso abbiamo sfiorato lo scudetto con la punta delle dita e ci lamentavamo di non avere la rosa adeguata mentre adesso l'abbiamo e non lo sfruttiamo come si deve. Il tempo dice che il momento decisivo non è arrivato e speriamo di riuscire ad avere questi giocatori pronti quando verranno chiamati a contribuire alla causa, ma nel calcio come nella vita si vince anche rischiando e forse Sarri potrebbe anche farlo con i nuovi arrivati, almeno potremmo dire che le ha provate tutte. Il gioco c'è e da anni non ne vedevamo uno così spettacolare, adesso tocca inserire i nuovi elementi per essere sempre più imprevedibili. Stop, reset and go. Nulla è ancora perduto.

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