Era il 1986 quando Silvio Berlusconi comprò il Milan da Farina e incominciò a stravolgere sia il calcio italiano che quello europeo, ma quei tempi sono svaniti e la squadra milanese non è più quella di una volta, ad incominciare dalla società che non ha più un progetto chiaro e competitivo, tanto da perdere la fiducia da parte dei suoi tifosi. Secondo la Gazzetta dello Sport, dopo mesi di trattative con Mr. Bee, andate tutte in fumo, Berlusconi è pronto a vendere la squadra ai cinesi e alla sua porta ci sono ben due cordate di imprenditori: la prima è guidata da Jack Ma, proprietario del gruppo Alibaba che si occupa di e-commerce e ogni anno fattura miliardi di dollari. Non sarebbe il primo approdo nel mondo del calcio per l'imprenditore cinese, già in possesso di piccole percentuali del Guanzhou Evergrande, la squadra più titolata in Cina. Il secondo gruppo di imprenditori è capeggiata dall' Hutchison Whampoa, azienda che spazia dai porti e commercio via mare agli hotel, dall'energia alle infrastrutture, dal settore finanziario a quello immobiliare, dall'energia alle telecomunicazioni. In Italia possiede la "3" e negli ultimi mesi sta lavorando alla fusione con Wind. Per questi ultimi sarebbe, invece, il primo approdo nel mondo del calcio e Berlusconi è pronto a vendere il Milan ad una cifra vicina ai 700 milioni di euro, leggermente inferiore al prezzo iniziale che si aggirava intorno al miliardo di euro e l'unica cordata disposta a pagare quella cifra era quella capeggiata da Mr. Bee. Comunque andrà la storia, Berlusconi è pronto a lasciare una delle sue creature più care.
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