Tra i peggiori in campo nella disfatta di Palermo e con un futuro, a tinte azzurre, ancora tutto (anzi per metà) da definire. L'involuzione di Jorge Luiz Frello, per gli amici Jorginho, è lampante. Il centrocampista italo-brasiliano arrivato nel gennaio 2014 al Napoli dal Verona, non sta confermando all'ombra del Vesuvio di possedere quelle qualità che all'inizio della scorsa stagione aveva messo in mostra con la squadra di Mandorlini. Alla luce delle ultime apparizioni - a dir la verità anche poche - non può esser data per certa la sua permanenza al Napoli nella prossima stagione. Eppure sembrava che Bigon e Benitez c'avessero visto giusto, quando il 12 febbraio 2014, Jorginho segnò alla Roma il gol del 3-0 nella semifinale di coppa Italia. Uno scavino a beffare De Sanctis per far esplodere il San Paolo. La più classica ciliegina sulla torta a riprova della bontà della scelta fatta in sede di calciomercato, dopo i rifiuti eccellenti di Gonalons, Song, Capoue e chi più ne ha più ne metta. Poi, quasi a sorpresa, l'esclusione dalla lista dell'Europa League a favore dell'altro brasiliano Henrique (anche lui oggetto misterioso) e le difficoltà di adattamento nello scacchiere tattico di Benitez. Fattori che comunque non hanno impedito a Jorginho di giocare da titolare partite importanti come la finale di coppa Italia ed il doppio confronto (amarissimo) contro l'Athletic Bilbao, per un esordio di fuoco nella massima competizione europea. Nella prima parte di stagione, fino alla sconfitta contro il Milan, che probabilmente segna il punto più basso della gestione Benitez, Jorginho forma con David Lopez una coppia ben assortita che consente agli azzurri di inanellare due vittorie importanti contro Roma e Fiorentina. Poi la pausa ed il black out. A Doha, Jorginho è il primo a presentarsi sul dischetto, ma Buffon para il suo rigore. Per fortuna (ed in questo momento, è un atto coraggioso affermarlo), ci penserà Rafael, altro brasiliano con il quale Jorginho ha legato molto in questi mesi di convivenza partenopea. Il futuro? E' adesso ed è un giallo come quello rimediato a Palermo che interroga il Napoli sul da farsi. In ballo c'è l'altra metà del cartellino da rilevare dal Verona ad un prezzo già concordato di cinque milioni di Euro.