Gattuso: "Io non mi dimetto, poi se i risultati non vanno bene alla società verrò giudicato"

Caldo post partita ai microfoni della Rai per Rino Gattuso, che non ci sta alle tante critiche subite in settimana per gli ultimi risultati non esaltanti degli azzurri. Ecco le sue parole:

Gara al contrario rispetto a quella di campionato? "Noi abbiamo creato molto di più, 27 occasioni, in quella di campionato. Stasera quelle create le abbiamo buttate dentro. Ma la stessa cosa col Verona, quando potevamo fare il 2-0 e non l'abbiamo fatto. Bisogna restare tranquilli e lavorare".

Vigilia complicata con tutte le voci d'addio e la fiducia ribadita dalla società. "Io sono un professionista, a me non va data nessuna fiducia. Oggi devo ringraziare i ragazzi per quello che hanno dato. Mi dispiace perché sistematicamente mi viene chiesto di dimettermi e non capisco perché agli altri no. Io non mi dimetto. Mi sono dimesso al Milan perché avevo fatto quello che dovevo. Non capisco perché qualcuno dice sistematicamente che devo dimettermi. Io e il mio staff stiamo buttando il sangue dalla mattina alla sera, poi se i risultati non vanno bene alla proprietà io sono dipendente e vengo giudicato. Di Padre Pio ce n'era uno. Io devo rispettare mia moglie, i miei figli e chi è qui con me. Io non mi dimetto, faccio il mio lavoro, penso di saperlo fare e secondo me stiamo facendo delle cose buone. Mi sembra tutto esagerato. Perché non dite che questa è la quarta semifinale che faccio? Non lo dite? Dite solo cose negative, ma va bene. Da calciatore ho vinto tutto, l'ho vissuto. Da allenatore farò la stesa cosa, vedremo".

Sugli obiettivi. "Gli obiettivi sono quelli di entrare tra le prime quattro. Vorrei vedere se all'Inter manca Lukaku o ad altre squadre. Nessuno dice che mi mancano giocatori importanti. Osimhen ha fatto solo 6 partite, Mertens manca dall'Inter. Nulla togliere a chi c'è adesso che sta facendo cose importanti".

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