Gattuso-Insigne: "Siamo concentrati, daremo tutto, domani si deve vincere"

Si è conclusa la conferenza stampa di Rino Gattuso e Lorenzo Insigne. Il tecnico del Napoli in compagnia del capitano risponde a tutte le domande dei giornalisti in vista della super sfida di domani contro la Juventus al termine della quale si assegnerà la Supercoppa Italiana. Di seguito le conferenza integrale: 

Parla Insigne 

Sei a 99 gol, domani segnando.."Vincere è la cosa più importante, conta il risultato al di là se si fa gol o meno"

E' il momento della tua consacrazione? "Fanno piacere le belle parole degli allenatori, del Ct Mancini che ho ringraziato, lavoro ogni giorno per correggere i difetti, grazie al mister che mi aiuta tutti i giorni a dare il 100%".

Come arrivate a questa finale? Quanto è importante vincere per continuare a crescere? "Arriviamo bene, al di là del 6-0 abbiamo fatto una grande prova e dobbiamo continuare così. E' una gara difficile, contro una grande squadra e grandi campioni, ma l'abbiamo preparata bene e daremo tutto. Per la società, la città, i tifosi, la squadra, ha un significato importante".

C'è il timore di adagiarsi prima della partita? "Io vedo tutti concentrati, ci siamo allenati bene e questo è importante, dobbiamo solo scendere in campo e fare le cose che sappiamo senza alcun timore". 

Come sono cambiate le squadre dalla finale di Coppa Italia? Arrivate alla pari? "Sarà un'altra partita, io spero in una grande prova, dal primo all'ultimo minuto, è una partita secca, ce la giochiamo alla pari, mentalmente dovremo essere pronti perché loro hanno grandi campioni". 

Hai sentito qualcuno? "Ho tanti compagni di nazionali, li ho sentiti nei giorni scorsi, ma in questi giorni non ho sentito nessuno".

Parla Gattuso

Come stanno Petagna e Mertens? "Petagna ha fatto tutto quello che doveva fare in allenamento, domani valutiamo. A Dries bisogna solo fare i complimenti, sta stringendo i denti, si sta allenando 2-3 ore in più con dolore, sta prendendo anti-infiammatori, non è al 100% ma se c'è bisogno ci darà una mano".

Juve con meno certezze? "Loro hanno mentalità, hanno giocatori che non devono sentire l'odore del sangue. Noi dovremo dare il 200%, rispettarli, hanno grande mentalità e dovremo fare la nostra gara fatta bene per batterli". 

Cosa significa per te incontrare un amico come Pirlo? "Abbiamo iniziato insieme all'under 15-16, 18, campioni Under 21, mondiale, abbiamo vinto tutto. E' stato importante per la mia carriera, l'ho aiutato anche io, lui nasce numero 10, poi ha cambiato il ruolo di vertice basso, c'è grande amicizia, abbiamo condiviso tanto in campo, anche fuori qualche danno l'abbiamo fatto con le nostre mogli. Spero di dargli un rammarico, vinca il migliore ma resterà sempre un grande amico. Poi avete letto il libro sugli scherzi, ha preso più schiaffi da me che dal padre (ride, ndr)".

Finali decise da dettagli, ritrova l'arbitro Valeri di Napoli-Milan e la gomitata di Ibra la definì alla Tyson, ci ha pensato? "No, Valeri è un ottimo arbitro , come gli assistenti. L'ultima Supercoppa a Doha c'era se non sbaglio Valeri, è internazionale ed ha esperienza, non dobbiamo pensare che sia un problema, c'è grande rispetto per lui" .

Hai idea di come fregare Pirlo? "Le idee ci sono, ma bisogna rispettare e non cadere nella trappola di una Juve in crisi, io non ci casco e spero neanche i miei giocatori. La Juve non ne sbaglia due di fila, lo dicono i numeri, servirà una grande gara d'attenzione, tenendo bene il campo. Ha delle assenze, ma ha una rosa incredibile, vietato pensare che sia in crisi!".

ADL chiese il rinvio, lei cosa pensa? "L'ha già chiarito, parlando con la Lega e la Juve, non devo aggiungere niente"

Sull'ultima finale: "Sono passati 6 mesi, sarà diversa, ci arriviamo con un'identità diversa, la Juve lo stesso perché ha cambiato".

Quanto è importante per crescere? "E' una finale, può darti una botta d'adrenalina, mentalmente può alzare l'asticella, in caso di sconfitta dovremo reagire subito perché si gioca ogni 3 giorni. Lo ripeterò sempre: noi facciamo un altro sport, pure per una finale c'è poco tempo, sensazioni strane in casa, negli spogliatoi, c'è paura con questo dannato Covid, poi gli infortuni sono aumentati giocando così tanto, non c'è spazio per recuperare, siamo dei privilegiati giocando e venendo pagati ma è difficile perché i valori reali delle squadre non sono questi, manca qualcosa, ma non solo da noi ma in tutta Europa".

Qual è la favorita? Come si prepara questa gara dopo un 6-0? "Lasciarli tranquilli, lavorando tecnicamente e sbagliando il meno possibile. Parlando poco, la gara già si prepara da sè. Il 6-0 non cambia nulla, era la Fiorentina, non la Juve, e venivamo da prove non brillanti. E' andata bene, potevamo prendere l'1-1 e cambiava, ma l'abbiamo portata sul nostro binario, ora con la Juve gli stimoli vengono da soli e non dovremo farci sorprendere". 

C'è qualcosa di simile tra il suo gioco e quello di Pirlo, essendo cresciuti entrambi con Gattuso? "Prima Pirlo rompeva di più, aveva poco da fare, vediamo il calcio allo stesso modo, ci piace partire dal basso, cercare il palleggio, abbiamo giocato per tanti anni insieme ed ora cerchiamo qualcosa di nuovo che per tanti anni abbiamo visto fare solo alle squadre spagnole".

Ha un valore doppio considerando cosa è accaduto nei ricorsi? "Non dobbiamo parlare con questo lingaggio, è già sentito dalle tifoserie, in quel momento lì c'è stata buona fede da parte nostra, abbiamo rispettato le regole, l'ASL ci ha bloccato sul pullman e vi assicuro che c'è grande rispetto per la Juve, tutto il resto sono chiacchiere".

18.53 - Termina la conferenza stampa

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